SBK: aggiornamento sulle condizioni di Joan Lascorz

Joan Lascorz, pilota del Kawasaki Racing Team - WSBK 2012

Joan Lascorz, pilota del team Kawasaki Racing, è cosciente e per ora rimane ricoverato nell’Ospedale Vall d’Hebron di Barcellona, in terapia intensiva. Lo staff medico per il momento preferisce non muovere il pilota fintanto che è ancora presente del muco nei polmoni, successivamente Joan dovrebbe infatti essere spostato in un’area specialistica sempre all’interno dell’ospedale spagnolo.

Per il momento non trapela nulla in merito agli eventuali danni alla spina dorsale ed ogni prognosi rimane riservata fino a che Lascorz non avrà lasciato l’unità di terapia intensiva ed avrà iniziato il recupero.

Il Team Manager, manager personale nonché amico di Joan Lascorz, Guim Roda, recentemente ha espresso il suo pensiero riguardo a Joan ed alle sue condizioni: “Prima di tutto vogliamo ringraziare tutti per l’interesse ed il rispetto mostrati a seguito dell’incidente di Joan, specialmente nel suo paese natale, ma anche nel resto del mondo. Amici, colleghi e giornalisti, grazie mille per il supporto.

Dobbiamo far presente l’impegno e l’amore dei genitori di Joan, di Maribel e di tutta la sua famiglia, hanno trascorso ogni ora al fianco di Joan e dei suoi migliori amici. Grazie inoltre per l’attenzione e l’organizzazione di tutti i medici coinvolti, nonché alla Federazione Spagnola e quella Catalana. Le nostre comunicazioni sono brevi e caute a causa della gravità dell’infortunio, dell’incertezza riguardo alle possibilità di recupero e perché il tempo si è fermato per noi. Ora l’evoluzione della situazione è misurata in settimane piuttosto che in giorni. Ora, la prima cosa e la più importante è quella di stabilizzare Joan di modo che possa iniziare il suo recupero, rimuovere la tracheotomia per metterlo in grado di parlare in modo fluido, per poi pianificare assieme a lui il recupero e tutte le comunicazioni del caso. Per quanto riguarda le ragioni dell’incidente ed i motivi che hanno causato l’infortunio, dovranno passare almeno due mesi prima di poter rendere note le prime informazioni attendibili. Vorrei ricordarvi la grande perdita che tutti noi abbiamo avuto, che tutti gli appassionati del motociclismo hanno avuto, quella del talento più grande presente sulla scena. Un pilota che era destinato a fare la storia, uno di vecchia scuola, dotato di grande tenacia ed impegno, al fine trovare la propria strada senza regali, favori o elogi da parte dei media, in modo tranquillo, un passo dopo l’altro. A 27 anni di età aveva sviluppato le migliori basi per poter realizzare i propri sogni, come accade con tutti coloro che hanno la passione e la determinazione per raggiungere i propri obiettivi. Ora si vedrà quanto lontano riusciremo ad arrivare, e se questo incidente rappresenta un ostacolo o un cambiamento di obiettivi, i sogni, i nostri sogni… Non potete immaginare quanto talento nascosto risiede nell’Unità di Terapia Intensiva dell’Ospedale Vall d’Hebron.

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