Sam Lowes, voto 8,5. Parte in pole position, indossa i paraocchi e si scaglia contro il mondo pur di rimanere ben saldo alla sua prima posizione. Situazione che sfoggia dritta fino alla vittoria in casa degli spagnoli.
Jonas Folger, voto 7,5: Le qualifiche parlavano chiare già dal lungo weekend di prove. Sfiora l’imperfezione durante il fine settimana, ma riesce a consacrare il suo status fin da subito. Prova a contrastare il leader di Jerez, ma rimane incastrato in un’ottima seconda posizione.
Alex Rins, voto 7: Nonostante il Gran Premio di casa, il terreno della penisola iberica gli si sgretola sotto i piedi, riservandogli comunque la parte più bassa del podio. Un tentativo estremo di riuscire ad attaccarsi ai tempi dei primi due che rimangono lontani dalla sua scia come un miraggio.
Franco Morbidelli, voto 7: Presente. Questo è l’aggettivo che si scatena nella mente di chiunque abbia assistito alle sue prime performace stagionali. Cerca di incutere terrore, cerca di dare fastidio agli avversari, ma rimane chiuso nel disagio del suo quarto posto che in ogni caso gli riserva il titolo di miglior italiano.
Thomas Luthi, voto 6: Non si può di certo archiviare l’ultimo GP come il migliore per il pilota svizzero, ma tra scontri e scivoloni in pista, è riuscito per lo meno a rimanere in piedi alla sua sesta casella. Vicino agli avversari, resta uno dei probabili nomi contendenti al titolo del 2016.
Johann Zarco, voto 6: Quando si ha l’etichetta di campione del mondo attaccata sulla schiena, i riflettori cadono inevitabilmente pesanti sulle spalle. Si trasformano in macigni come nel caso di Jerez, con una prestazione che abissa ben lontana dai migliori posizionamenti.
Alex Marquez, voto 2: Un discorso simile al precedente naviga tra le acque torbide del componente più piccolo di casa Marquez. Ex campione del mondo che non è stato in grado di mantenere una costanza reattiva in griglia. Scompare attorno alla decima posizione, poi riemerge e infine cade sull’asfalto segnando zero punti.
