Intervista a Paolo Simoncelli: “Il Centro rappresenta un coerente gesto di rispetto in memoria di Marco”

In concomitanza col Gran Premio di San Marino, il ricordo del Sic, indelebile e sempre presente, si è rinvigorito ancor di più. Oltre al gesto di Dorna di ritirare il numero 58 dalle corse, ci è stata anche la posa della prima pietra del Centro disabili di Coriano, intitolato per l’appunto a Marco Simoncelli. A tal proposito, e non solo, abbiamo posto alcune domande a Paolo Simoncelli, dettosi molto orgoglioso di tale progetto.

  • Sono molti gli eventi benefici realizzati sinora dalla Fondazione, e in tutto questo tempo avete riscosso affetto, supporto e sostegno dai tifosi, ma anche da enti, personaggi ed autorità. Se lo sarebbe aspettato all’inizio di questo viaggio? Della popolarità di Marco ne eravamo consapevoli, ma mai avremmo immaginato che avesse lasciato un segno così profondo nelle persone. E se la Fondazione ha potuto realizzare il grande obiettivo del primo progetto in Italia è proprio grazie a tutta la generosità e fiducia della gente.
  • Marco è sempre stato molto legato alle sue origini e ai suoi concittadini, ed inoltre è sempre stato pronto a prodigarsi per aiutare il prossimo: due caratteristiche comuni a questo progetto. Con la costruzione di questo centro disabili, nel suo paese e a lui intitolato, è un po’ come se aveste realizzato anche un suo desiderio? Marco ha sempre avuto un affetto particolare per i ragazzi ospitati dal centro di Montetauro – che non di rado andava a trovare – che troveranno accoglienza, ora, nel centro di Coriano. Diciamo quindi che questo progetto rappresenta un coerente gesto di rispetto in memoria di Marco.
  • La data termine dei lavori è stabilita fra tre anni. Quali sono le iniziative che si svolgeranno quotidianamente in questo centro con in ragazzi di Montetauro, e non solo? La gestione sarà affidata a una cooperativa sociale, L’Aquilone, perché sapranno senz’altro fare il meglio grazie alla loro lunga esperienza. Il progetto prevede una palestra e una piscina debitamente attrezzate, ambienti ricreativi di vario genere, oltra ad un ettaro di giardino con un gran bel panorama.
  • Abbiamo visto la Fondazione impegnarsi in iniziative nazionali, ma non solo, state già pensando, anche solo sulla carta, a qualche progetto futuro? Mi creda, la realizzazione della struttura a Coriano richiederà molto impegno, per i prossimi tre anni ci darà molto da fare…
  • Sappiamo che in coincidenza col Gran Premio di Misano, Dorna ha deciso di ritirare il numero 58 in onore di Marco. Era già da tempo al corrente di tale iniziativa? E cosa ne pensa? No, è stata una sorpresa che ci ha commossi tutti in famiglia. Senz’altro un gran gesto di rispetto e di stima per Marco.
  • L’abbiamo vista impegnata anche con giovani piloti e con la gestione del team SIC58 Squadra Corse, con il quale avete l’obiettivo di raggiungere il Mondiale. Quali sono i consigli che si sente di dare alle giovani promesse del motociclismo o a chi vuole muovere i primi passi in uno sport così competitivo? Quando parlo della Fondazione preferisco lasciare da una parte i miei progetti in ambito sportivo. Sono due cose ben distinte, magari la prossima volta le rilascio volentieri un’intervista su come sta andando..!
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