L’Australia segna il ritorno dei campioni a due ruote, saltando la consueta pausa tra una gara e l’altra. Presso il circuito di Phillip Island, si svolgerà il conto alla rovescia per la parte finale di stagione.
Effettivamente il motomondiale della classe regina, è già terminato in maniera anticipata. Proclamato il campione del mondo Marc Marquez, con tanto di passaggio di sciabola e festeggiamenti degni della cultura tradizionale giapponese, si potrebbe pensare ad una conclusione spenta. In realtà la consacrazione dello spagnolo è una sorta di liberazione per i colleghi, che da una parte soffrono meno pressione e vivono la gara con molta più serenità , dall’altra si prefiggono degli step importanti. Quando si vince un titolo così ambito, si è di certo il principale bersaglio. Da non sottovalutare infatti, l’importanza di mettere i bastoni fra le ruote al numero uno in questione. Terminare la stagione in terza, quarta posizione da campione mondiale, non sarebbe il massimo e potrebbe influire sull’autostima per l’inizio della prossima competizione. Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, potrebbero esprimere il loro potenziale e far sentire ancora una volta la loro presenza in maniera determinante. Così come Andrea Iannone e Andrea Dovizioso, focalizzandosi sullo sviluppo della moto, in una sorta di test, potrebbero con leggerezza imprimere il marchio Ducati tra i primi posti.
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