Che l’aria statunitense gli facesse un gran bene era ormai un dato di fatto, ma il ritmo mostrato sino ad ora da Marc Marquez (Repsol Honda Team) sembra essere imprendibile per chiunque. Se fino a ieri Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP) è stato in grado di mantenere il ritmo del campione del mondo in carica, quest’oggi si è presentata tutt’altra situazione.
Il pilota Yamaha infatti, dopo aver effettuato due soste ai box per il cambio gomme, riesce ad agguantare in extremis la terza posizione, andando dunque a completare la prima fila insieme a Dani Pedrosa (Repsol Honda Team), venuto su molto forte negli ultimi istanti. Cal Crutchlow (CWM LCR Honda) conferma di digerire molto bene il tracciato di Indianapolis ed ottiene la quarta posizione davanti ad un ottimo Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing), il quale, dopo esser stato il migliore della QP1, riesce a far di meglio nel turno successivo e taglia il traguardo in quinta piazza. Sesto crono per Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3), che è più rapido dei due portacolori italiani Andrea Iannone (Ducati Team) e Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), rispettivamente settimo ed ottavo, mentre la top ten è poi completata da Maverick Viñales (Suzuki Racing Team) e da un Andrea Dovizioso (Ducati Team) decisamente in affanno. Il pilota forlivese infatti è dovuto passare dalla prima sessione di qualifiche, dove ha strappato il secondo miglior crono.
I fratelli Espargaró chiudono la quarta fila con il minore dei due, Pol (Monster Yamaha Tech3), ad anticipare Aleix (Suzuki Racing Team). Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 MVD) manca di poco la QP2 e si ferma in tredicesima posizione, tenendo alle proprie spalle Hector Barbera (Avintia Racing) e Yonny Hernandez (Octo Pramac Racing). La coppia Aprilia formata da Stefan Bradl ed Alvaro Bautista occupa la diciassettesima e diciottesima posizione. Alex de Angelis (E-Motion IodaRacing Team) è invece ventunesimo.