La gara di quest’oggi della Moto3 ha purtroppo visto la presenza di tante cadute. Chi non ha sbagliato nulla è stato Francesco ‘Pecco’ Bagnaia, vincitore della corsa (seconda stagionale) con oltre 7 secondi di vantaggio.
La gara della Moto3 a Sepang si disputa sull’asciutto, ma sin dal primo giro sono molti i piloti a cadere e/o ad essere coinvolti in incidenti più o meno gravi. A poco più di 5 giri dal termine viene anche esposta la bandiera rossa a seguito dell’incidente di Maria Herrera, in lotta per una posizione in top 10, ed in coincidenza con l’arrivo delle prime gocce di pioggia. Termina così anticipatamente la gara e vengono prese in considerazione le posizioni occupate nel corso del giro 13. Sul podio salgono Jakub Kornfeil e Bo Bendsneyder, rispettivamente secondo e terzo. Ad un passo dalla top 3 troviamo Fabio Quartararo, mentre alle sue spalle, con 4 secondi di ritardo, vi sono Andrea Locatelli e Marcos Ramirez. In top 10 troviamo poi Gabriel Rodrigo, il pilota di casa Khairul Idham Pawi, Livio Loi e Darryn Binder.
La wild card Hafiq Azmi anticipa un quartetto tutto italiano composto da Niccolò Antonelli (caduto nel corso del settimo giro quando occupava la terza piazza e rientrato in pista quasi nell’immediato), Stefano Valtulini, che conquista i primi punti in campionato, Lorenzo Petrarca e Fabio Di Giannantonio (scivolato, così come ed in contemporanea con altri suoi colleghi nel corso del secondo giro). Anche Lorenzo Dalla Porta è sfortunato e ha la stessa sorte del connazionale Di Giannatonio, completerà poi la corsa in sedicesima piazza. Non solo i più giovani sono incappati in una caduta quest’oggi, anche il campione del mondo Brad Binder infatti scivola e torna in pista solo dopo esser passato dai box per rimontare su la carena.
È nel corso del primo giro che scivolano Juanfran Guevara, Andrea Migno ed Ayumu Sasaki, sostituto di Enea Bastianini, dopo poco più di un minuto è la volta di Jorge Martín (ora trasportato all’ospedale locale per realizzare una TAC – il pilota è cosciente) che perde il controllo della moto e coinvolge gli incolpevoli Nicolò Bulega, Adam Norrodin, Aron Canet e Philipp Oettl. Quattro minuti abbondanti più tardi vi è la scivolata simultanea di Migno, Dalla Porta, Binder e Joan Mir. Tra gli altri ritirati vi sono poi Jules Danilo, Jorge Navarro (in quel momento in lotta per il podio), Albert Arenas e Tatsuki Sazuki.