Al via fra un mese, la MotoGP dovrà rispettare un rigido protocollo Covid-19

Fra poco più di un mese sul tracciato di Jerez potremo assistere alla prima gara stagionale della MotoGP ed alla seconda di Moto2 e Moto3. Per garantire la sicurezza di tutte le persone coinvolte bisognerà rispettare alla lettera il protocollo Covid-19 messo a punto per la stagione 2020, ed illustrato oggi da Ángel Charte, Direttore Medico della MotoGP.

Gli aspetti chiave saranno i seguenti: bisognerà eseguire un test Covid-19 tre giorni prima dell’evento ed in questo lasso di tempo autoisolarsi. Se necessario, vi saranno test a campione in circuito. Quiron Prevencion (parte di Quiron Salut) lavorerà con il team medico MotoGP per garantire la sicurezza. Fondamentale sarà l’uso dei dispositivi di sicurezza da parte di tutto il personale durante il viaggio verso il circuito ed anche una volta giunti. Saranno incoraggiate le linee guida di lavaggio/igiene delle mani e di distanziamento sociale. Il personale verrà poi isolato in gruppi, inclusi i piloti dello stesso team (ogni pilota avrà la propria squadra predefinita) e non sarà in grado di mescolarsi con altri addetti ai lavori. Vi sarà un tracciamento dei dati utilizzando un’app per i test, i controlli giornalieri e per sapere chi è in contatto con chi.

I controlli medici saranno quotidiani per tutti i 1200 membri del paddock. La Clinica Mobile potrà sopportare una capacità inferiore e seguirà un calendario sfalsato in modo da non essere troppo affollata. Il personale medico utilizzerà le misure di sicurezza DPI e Covid-19 proprio come in un qualsiasi ospedale spagnolo/europeo. Chiunque sospetti di avere il virus (mostrando sintomi) verrà inviato in un’area confinata del centro medico per ulteriori esami, e se esiste un’alta probabilità che sia Covid-19, verrà inviato direttamente in un ospedale locale (che sarà in stand-by) dove verranno eseguiti ulteriori test di tampone, anticorpo e funzionalità polmonare. Se i test daranno esito negativo, la persona ritornerà in circuito e verrà curata al centro medico, se invece i test saranno positivi per il coronavirus, si predisporrà un confinamento in ospedale o in un hotel assegnato sotto il controllo medico della direzione MotoGP.

Il Dottor Charte ha poi parlato di sanzioni serie per chiunque non rispetti le regole, sottolineando il fatto che non si scenderà a compromessi con nessuno. Sebbene in molte zone della Spagna si sia giunti alla “Fase 3” o comunque ad uno stato di quasi normalità, la prima gara sarà quella in cui l’attenzione di tutti nei confronti della sicurezza sarà massima.

Impostazioni privacy