Da Bagnaia a Rossi: la stagione degli italiani in MotoGP

Il caldo estivo inizia a incombere e il Motomondiale si prende la sua meritata pausa. Dall’ultimo Gran Premio corso ad Assen a giugno, al primo dei due appuntamenti dell’Austria dell’8 agosto passeranno all’incirca 6 settimane, che gli appassionati sperano possano volare via al più presto. La lotta per il titolo, infatti, è più aperta che mai, anche se c’è un pilota che sta iniziando a fare davvero la differenza in classifica: Fabio Quartararo. Il francese ha sempre ottenuto ottimi piazzamenti e nelle poche volte in cui non c’è riuscito è a causa di imprevisti piuttosto clamorosi: dalla sindrome compartimentale a Jerez de la Frontera, all’apertura improvvisa della tuta in Catalogna. Alti e bassi, invece, arrivano dai piloti italiani, di cui andremo ad occuparci nel dettaglio nelle prossime righe.

A partire da Francesco Bagnaia, detto “Pecco”, l’unico motociclista tricolore che è riuscito sinora a reggere il passo di Quartararo a suon di piazzamenti. Al pilota Ducati manca solo la vittoria, ma la costanza nei posizionamenti a fine gara lo hanno portato ad essere anche leader della generale per un GP. Da sottolineare il terzo posto nel Gran Premio inaugurale in Qatar, i due secondi posti consecutivi in Portogallo e Jerez, seguiti dalla quarta posizione conquistata sul bagnato in rimonta in Francia. Il più grande rammarico resta la caduta nel Gran Premio d’Italia, laddove Bagnaia è scivolato al secondo giro quando era in testa alla corsa. Servirà una seconda parte di stagione di altissimo livello per riuscire a ottenere la prima storica vittoria in MotoGP e continuare a tenere il passo di Quartararo in vetta al mondiale.

Chi, invece, sta deludendo le aspettative di inizio stagione è Franco Morbidelli. Sono tanti i fattori che hanno condizionato questa prima parte di mondiale del vicecampione del mondo 2020, a partire dalla scelta della moto usata dal team malese, che è quella del 2019, e la condizione fisica del centauro romano, alle prese con un problema al ginocchio che lo costringerà a rientrare ben dopo la pausa estiva. Migliori risultati il podio in Spagna e il quarto posto a Portimao. Certamente un cammino ben al di sotto delle premesse valutate da ingegneri, giornalisti e quote del palinsesto delle scommesse sulla Moto Gp. Anche il compagno di scuderia, però, non se la sta passando di certo meglio. Parliamo dell’inossidabile Valentino Rossi. Il pilota di Tavullia è alle soglie dei 43 anni, ma ha ancora la voglia di un motociclista alle prime esperienze. Purtroppo a mancare sono i risultati, condizionati forse dall’età e da una moto non performante, tanto che si parla di cambio alla fine della stagione, magari passando a guidare una Ducati del suo nuovo team VR46. Inoltre, sono arrivati alcuni ritiri per caduta durante le gare, ultimo dei quali ad Assen. Miglior piazzamento, il decimo posto al Mugello.

Leggermente meglio sta andando con i due rookie del Team Esponsorama: Luca Marini ed Enea Bastianini. Il primo è sempre arrivato al traguardo e ha ottenuto come migliori piazzamenti due 12esimi posti in Portogallo e in Catalogna. Il secondo, campione del mondo della Moto2 2020, è entrato tre volte nella top ten, con il nono posto di Portimao come personal best. Alti e bassi, invece, per Danilo Petrucci in Tech 3, che ha avuto uno scatto d’orgoglio in Francia, dove ha chiuso quinto, e al Mugello, ottenendo il nono posto. Il tutto a fronte di 3 ritiri e piazzamenti ben lontani dalle aspettative iniziali. Infine, c’è Lorenzo Savadori di Aprilia Racing, che è riuscito ad entrare in zona punti solo in 3 gare su 9 disputate, spesso vanificando una buona qualifica come in Francia.

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