Sicurezza stradale, la nuova stretta parte dalle moto: adesso sarà impossibile sfuggirgli

Siete consapevoli che state tenendo una condotta errata in auto o in moto? Con il nuovo provvedimento sono guai.

Tempi bui per chi non si comporta bene quando è alla guida del proprio mezzo di trasporto. Dall’estate prossima, quindi a brevissimo, entrerà in vigore un sistema di monitoraggio che non lascerà scampo ai più “avventurosi”.

Finti motociclisti in Spagna
Così la Guardia Civil andrà a caccia dei cattivi motociclisti (Canva) – Motomondiale.it

A differenza di tutor e Autovelox, di sovente preda dei ribelli che non accettano le multe distribuite in quantità industriale soprattutto nei piccoli centri, in questo caso non si potrà operare alcun assalto con flessibile o altro. Chi verrà colto in flagranza di un atteggiamento non consono alla pacifica viabilità, sarà immediatamente fermato e sanzionato.

Stretta per le moto, così la multa è assicurata

La novità verrà per la prima volta applicata in Spagna con l’obiettivo di tenere d’occhio tutto ciò che accade sui percorsi stradali cittadini o a scorrimento veloce.

Secondo le dichiarazioni rilasciate al quotidiano El Pais da Pere Navarro, responsabile dell’ente Direzione Generale del Traffico (la DGT), fra una manciata di mesi gli automobilisti e i centauri iberici si troveranno affiancanti da finiti motociclisti. In pratica circoleranno dei poliziotti in borghese che, protetti dall’anonimato dell’assenza di divise e identificativi, potranno monitorare in maniera più vicina al vero il traffico e la condotta di chi è in sella o al volante.

Tale pratica sarà effettuata tutti i giorni della settimana, ma nel weekend la presenza sarà maggiore, in quanto è spesso tra il sabato e la domenica che si concentrano i sinistri dall’esito più disastroso.  In particolare le autorità camuffate pattuglieranno le aree più complesse.

L’avviso principale è a chi possiede una due ruote. Occhio a non commettere errori gravi, in quanto se all’improvviso ci si trova vicino un’altra persona in motocicletta, questa potrebbe essere un agente della Guardia Civil.

Ma per quale motivo è stato introdotto questo curioso sistema ispettivo? La ragione è preventiva. La volontà sarebbe quella di disincentivare le manovre azzardate o pericolose, così da ridurre il numero di incidenti dall’esito fatele con motociclisti come vittime/protagonisti.  Tutto ciò per rispondere a cifre allarmanti e in continua salita nell’ultimo decennio.

Alla luce di un dialogo fitto tra i Paesi dell’Unione Europea, non è escluso che, se dovesse funzionare e i numeri dovessero cominciare a scendere, un simile provvedimento non venga adottato ed esteso anche ad altre nazioni, Italia compresa.

Multa moto in Spagna
Multa assicurata con il nuovo provvedimento (Canva) – Motomondiale.it

Proprio in un momento di forte discussione del rinnovamento del nostro Codice della Strada, che andrà, nella sua versione 2024 a punire maggiormente certi comportamenti errati come la guida in stato di ebbrezza o con il telefono all’orecchio, si sta levando il disappunto di tutti coloro che normalmente si spostano su bici, moto o monopattini e che richiedono ancora in coro l’abbassamento della velocità in città a 30 km/h dopo i numerosi eventi tragici degli ultimi mesi che hanno visto come controparte, di sovente, mezzi pesanti.

Resta inoltre il punto interrogativo se questa metodologia di monitoraggio verrà utilizzata per tutti i tipi di veicoli, sempre usufruendo dell’aiuto della motocicletta, in grado di muoversi meglio nel traffico, e dunque maggiormente capace di individuare le cose che non vanno.

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