Siete consapevoli che state tenendo una condotta errata in auto o in moto? Con il nuovo provvedimento sono guai.
Tempi bui per chi non si comporta bene quando è alla guida del proprio mezzo di trasporto. Dall’estate prossima, quindi a brevissimo, entrerà in vigore un sistema di monitoraggio che non lascerà scampo ai più “avventurosi”.
![Finti motociclisti in Spagna](https://www.motomondiale.it/wp-content/uploads/2024/03/Finti-motociclisti-28-3-2024-Motomondiale.it_.jpg)
A differenza di tutor e Autovelox, di sovente preda dei ribelli che non accettano le multe distribuite in quantità industriale soprattutto nei piccoli centri, in questo caso non si potrà operare alcun assalto con flessibile o altro. Chi verrà colto in flagranza di un atteggiamento non consono alla pacifica viabilità, sarà immediatamente fermato e sanzionato.
Stretta per le moto, così la multa è assicurata
La novità verrà per la prima volta applicata in Spagna con l’obiettivo di tenere d’occhio tutto ciò che accade sui percorsi stradali cittadini o a scorrimento veloce.
Secondo le dichiarazioni rilasciate al quotidiano El Pais da Pere Navarro, responsabile dell’ente Direzione Generale del Traffico (la DGT), fra una manciata di mesi gli automobilisti e i centauri iberici si troveranno affiancanti da finiti motociclisti. In pratica circoleranno dei poliziotti in borghese che, protetti dall’anonimato dell’assenza di divise e identificativi, potranno monitorare in maniera più vicina al vero il traffico e la condotta di chi è in sella o al volante.
Tale pratica sarà effettuata tutti i giorni della settimana, ma nel weekend la presenza sarà maggiore, in quanto è spesso tra il sabato e la domenica che si concentrano i sinistri dall’esito più disastroso. In particolare le autorità camuffate pattuglieranno le aree più complesse.
L’avviso principale è a chi possiede una due ruote. Occhio a non commettere errori gravi, in quanto se all’improvviso ci si trova vicino un’altra persona in motocicletta, questa potrebbe essere un agente della Guardia Civil.
Ma per quale motivo è stato introdotto questo curioso sistema ispettivo? La ragione è preventiva. La volontà sarebbe quella di disincentivare le manovre azzardate o pericolose, così da ridurre il numero di incidenti dall’esito fatele con motociclisti come vittime/protagonisti. Tutto ciò per rispondere a cifre allarmanti e in continua salita nell’ultimo decennio.
Alla luce di un dialogo fitto tra i Paesi dell’Unione Europea, non è escluso che, se dovesse funzionare e i numeri dovessero cominciare a scendere, un simile provvedimento non venga adottato ed esteso anche ad altre nazioni, Italia compresa.
![Multa moto in Spagna](https://www.motomondiale.it/wp-content/uploads/2024/03/Multa-moto-28-3-2024-Motomondiale.it_.jpg)
Proprio in un momento di forte discussione del rinnovamento del nostro Codice della Strada, che andrà, nella sua versione 2024 a punire maggiormente certi comportamenti errati come la guida in stato di ebbrezza o con il telefono all’orecchio, si sta levando il disappunto di tutti coloro che normalmente si spostano su bici, moto o monopattini e che richiedono ancora in coro l’abbassamento della velocità in città a 30 km/h dopo i numerosi eventi tragici degli ultimi mesi che hanno visto come controparte, di sovente, mezzi pesanti.
Resta inoltre il punto interrogativo se questa metodologia di monitoraggio verrà utilizzata per tutti i tipi di veicoli, sempre usufruendo dell’aiuto della motocicletta, in grado di muoversi meglio nel traffico, e dunque maggiormente capace di individuare le cose che non vanno.