Marquez incorona il suo erede: la cosa non piacerà a Ducati

Marc Marquez, dall’alto dei suoi otto titoli mondiali, sa come riconoscere un talento autentico della classe regina. Ecco cosa ha spifferato.

Nel corso della sua vita Marc Marquez ha conosciuto il sapore della vittoria e quell’amarissimo della sconfitta. Ha sfidato i più forti interpreti della storia della MotoGP, conquistando successi a raffica e commettendo anche errori pesanti. L’ex centauro della Honda ha oggi la percezione che il futuro della top class è in mano ad un connazionale e non è Jorge Martin.

Marquez incorona il suo erede
Marc Marquez racconta Acosta (Ansa) Motomondiale.it

Tutti i più grandi campioni della storia del motociclismo sono arrivati ad un certo punto a dover cedere il passo ad una nuova generazione di fenomeni. E’ accaduto a Doohan, a Valentino Rossi e ora sta avvenendo anche con Marc Marquez. Quest’ultimo ha deciso di lasciare la Honda per puntare ad una nuova entusiasmante avventura in sella ad una Ducati.

Per ora i risultati non gli hanno sorriso, a causa di problemi tecnici e di uno scarso feeling con la GP23. Passare da una RC213V ad una Desmosedici non è risultato un semplice salto in avanti, come molti pensavano. La moto emiliana della scorsa stagione sta facendo fatica nel confronto anche con Aprilia e KTM.

La crescita dei competitor europei è risultata lampante nell’ultimo round corso ad Austin. SR e GP lo ha vinto Maverick Vinales sulla RS-GP, ma anche il rookie Pedro Acosta, nel team GasGas, ha colto il suo secondo podio di fila.

Il giovane di Mazarrón è arrivato come un uragano nel Motomondiale, demolendo record storici della categoria. Il classe 2004 deve ancora compiere 20 anni ed ha già vinto 2 mondiali. Ha dimostrato di essere alla pari dei suoi colleghi di marca, sebbene sia stato collocato in un team satellite.

I confronti tra Marc Marquez e Pedro Acosta sono già stati innumerevoli. Il talento di Cervera ha vinto il suo primo riconoscimento iridato, al debutto, in MotoGP a 20 anni. Il numero 93 ebbe la fortuna di ricevere in dote una Honda spettacolare, lasciatagli da Casey Stoner.

Catapultato nella lotta al vertice con rider esperti come Pedrosa, Rossi e Lorenzo riuscì con un immenso talento a conquistare il suo terzo Mondiale, dopo i due collezionati nelle categorie minori.

Oggi i tempi sono cambiati rispetto all’epoca di esordio in top class di MM93. Sebbene per Acosta sia molto più difficile raggiungere risultati di spessore, sono bastate sole 3 tappe per mostrare l’enorme potenziale.

Avrebbe meritato il podio anche all’esordio in Qatar ma per una serie di motivi, legati allo spiccato degrado delle gomme, dettato dalla sua guida aggressiva nella prima parte di GP, e qualche problema di natura tecnica, si è dovuto accontentare della nona posizione. In Portogallo è arrivato terzo, mentre in America ha colto la sua prima posizione in MotoGP. Gli manca solo il successo ma se continuerà così non tarderà ad arrivare. Ecco gli orari della prossima tappa in Spagna.

L’ammissione di Marc su Acosta

Marc Marquez e Pedro Acosta si trovano, esattamente, nella stessa posizione. Devono sfruttare qualsiasi chance lasciate dalle Desmosedici GP24 per issarsi sul primo gradino del podio. In classifica il #31 è il migliore tra i membri del gruppo Pierer Mobility, formato da GasGas e KTM. Acosta ha tutto per prendersi la sella del team factory e scrivere la storia.

Marquez incorona il suo erede
L’ammissione di Marc su Acosta (Ansa) Motomondiale.it

Pedro ricorda quei grandi nomi che all’epoca sono arrivati in MotoGP. Valentino Rossi, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo o Casey Stoner. Quelli che alla prima o alla seconda gara già lottavano per pole, podi e vittorie. Quest’anno otterrà podi, come quelli che ha già conquistato, e anche successi. E perché no, lottare per il mondiale come hanno fatto gli altri“, ha annunciato Marc Marquez ai microfoni di Motorsport.com.

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