La Toyota non è solo un costruttore, ma è anche un enorme gruppo automobilistico. Ecco quali sono i brand inclusi.
Il marchio Toyota è un colosso delle quattro ruote, e se lo vogliamo intendere come gruppo, ha prodotto e venduto oltre 11 milioni e mezzo di auto nel 2023. Si tratta di dati clamorosi, che testimoniano il suo grande stato di forma, con il presidente Akio Toyoda che si conferma un oppositore dell’elettrico, tecnologia che, a suo parere, non supererà mai il 30% di quota mercato in futuro, anche quando le BEV raggiungeranno un livello di sviluppo importante rispetto ad oggi.
La Toyota vuole insistere su auto ibride e termiche, ed è molto probabile che presto debuttino nuovi tipi di motori, come già annunciato qualche tempo fa. Nelle prossime righe, vi parleremo di quelli che sono i marchi che fanno parte del gruppo giapponese, che nel corso del tempo si è allargato a dismisura. Scopriamo tutti i particolari.
Il gruppo Toyota è un colosso delle quattro ruote, e la gran parte di voi saprà sicuramente che la Lexus è il suo brand di lusso, che fa parte da diversi decenni della casa giapponese. In sostanza, le Lexus sono il marchio Premium della casa del Sol Levante, e vengono giudicate anche le auto più affidabili al mondo, dei veri e propri gioielli che i più ricchi decidono di acquistare, puntando su qualità ed alte prestazioni.
Inoltre, anche Hino Motors e Daihatsu sono parte integrante del gruppo Toyota, con la prima azienda che non è molto nota dalle nostre parti, ma che in Giappone è popolare, visto che si occupa di produrre autocarri ed autobus. La sua fondazione avvenne in tempi difficili, durante la seconda guerra mondiale, e nel 2005, la casa giapponese ne ha acquistato il 50,1% delle quote, diventando sua socia di maggioranza. Nel 2009 ha acquistato il 51,3% della Daihatsu, vale a dire la casa costruttrice di automobili più antica di tutto il Giappone, nata nel 1907.
Altri marchi fanno parte, seppur in minima parte, di questo colossale gruppo, visto che la Toyota, nel 2005, acquistò l’8,7% di Fuji Heavy Industries, che produce le Subaru. In seguito, nel 2017 è stato acquistato anche il 5% di Mazda Motors, la stessa percentuale di quote acquistata due anni dopo di Suzuki Motors, e non escludiamo che, nei prossimi anni, possano essere effettuate altre operazioni di questo tipo.
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