Secondo le ultime indiscrezioni, starebbe per arrivare il climatizzatore nelle monoposto di F1: sbuca la reazione di Hamilton alla notizia.Â
In Formula 1, le cose cambiano sempre velocemente. La tecnologia fa passi da gigante e ogni anno arrivano novitĂ incredibili sulle monoposto. Basti pensare al volante, che possiede tantissimi pulsanti utili per diverse cose. Secondo le ultime indiscrezioni, la Federazione vorrebbe introdurre lâaria condizionata nellâabitacolo dei piloti: in alcuni Gran Premi, il caldo è insopportabile e i campioni sono sottoposti ad uno stress difficile da sopportare.
Tutti ricordano ad esempio lâultimo appuntamento in Qatar: alcuni piloti ebbero problemi anche seri mentre Lance Stroll perse addirittura i sensi. Come raccontato da alcune fonti importanti, a Zandvoort (Olanda) ci sarĂ anche il primo test ufficiale su una delle venti macchine schierate in griglia. Se il test andrĂ bene, con molta probabilitĂ la FIA introdurrĂ lâuso obbligatorio dellâarea condizionata nella monoposto. Lâidea ovviamente fa storcere molti nasi, con gli appassionati di vecchia data che giĂ stanno criticando sul web. In realtĂ , queste soluzioni potrebbero avere un impatto importante sulla salute dei piloti (si pensi anche allâhalo, fortemente criticato dagli appassionati). Nel frattempo, Lewis Hamilton ha voluto esprimere il suo parere sulla vicenda (a proposito, sapete qual è lâauto preferita del pilota?).
La Federazione è sempre molto attenta alla salute dei piloti e sta pensando quindi di introdurre novitĂ sempre piĂš importanti. Lâaria condizionata nellâabitacolo è un qualcosa che non si è mai visto prima: in alcuni GP come quelli del Qatar e di Singapore, tuttavia, potrebbe risultare decisiva. Qualche giorno fa, Lewis Hamilton ha reagito alla notizia rilasciando alcune dichiarazioni inaspettate.
âCosa penso dellâaria condizionata nella macchina? Beh, innanzitutto non lo sapevoâ, ha spiegato in primis lâotto volte campione del mondo. âMa non è necessario. Questa è la Formula 1. Ă sempre stato cosĂŹ. Ă dura in queste condizioniâ.Il numero 44, quindi, ha aspramente criticato la nuova decisione della Federazione. âSiamo atleti molto pagati. Bisogna allenarsi a fondo per essere sicuri di poter sopportare il caldo. Ă dura. Non è facile, soprattutto quando si va in posti come il Qatar e Singapore. Ma non credo che ci sia bisogno di unâunitĂ di aria condizionata in macchinaâ, ha infine aggiunto il britannico. Vedremo quindi cosa accadrĂ nei prossimi mesi: ai posteri lâardua sentenza..
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