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La rinascita Ducati passa da Rossi e dalla pioggia

La pioggia, l’evento atmosferico più insidioso in una competizione sportiva, ancora di più se la competizione è su strada, a motore, dove il rischio di un incidente/infortunio è amplificato.

La pioggia, quest’essenza liquida che più volte quest’anno ha impedito alle scuderie di svolgere dei test completi in vista del campionato MotoGP, danneggiando soprattutto chi ne aveva più bisogno, come la Ducati, questa volta ha reso, almeno in parte, qualcosa.

Si perchè Valentino Rossi ha corso e si è dannato l’anima per raggiungere il podio nel bagnato di Le Mans, spingendo sempre di più quella moto che, normalmente, sull’asciutto lo fa sembrare un pilota qualunque.

Finalmente una gara degna di cotanto pilota (e cotanta modo ndr), checché se ne voglia dire, perché domenica Rossi non ha marciato per il punticino ma ha attaccato ed aggredito piloti di prima fascia, come Stoner e Dovizioso, liberandosi anche del sorprendente Cal Crutchlow.

La pioggia ha dato a Rossi (ma anche ad Hayden), quel qualcosa in più che gli ha permesso di osare e di andare a cercare con efficacia quei sorpassi che tanto ci stanno mancando in questo inizio di stagione della MotoGP.

Il duello con Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow è stato entusiasmante, ma quando Rossi ha messo il sale sulla coda di Stoner, anche aiutato da un doppiato che ha rallentato l’australiano, si è rivisto per un attimo il duello tra i piloti che tra il 2007 ed il 2009 si sono contesi il dominio del Motomondiale.

La strada è ancora lunga, ora la Ducati avrà il compito di sperimentare e portare in pista il nuovo motore, quello che dovrebbe fare la differenza, e portare Rossi ed Hayden ad un maggiore livello di competitività.

Un Nicky Hayden tra l’altro che ha condotto a sua volta una buonissima gara, partendo dall’11° posizione è riuscito infatti a guadagnare terreno chiudendo 6° e riuscendo a rimanere in pista fino alla fine su un fondo scivoloso che ha fatto più di una vittima.

Una “quasi” vittoria del gruppo, del gruppo Ducati, che nonostante in questo momento si trovi a rincorrere Honda e Yamaha, ha dimostrato di potersela giocare per lo meno per il podio.

Valentino Rossi (Ducati Team) 2°
Sono molto, molto contento. Oggi sapevo di avere una possibilità speciale sul bagnato e  ho cercato di guidare in maniera perfetta per non buttarla via. Sono partito bene, ho recuperato subito diverse posizioni e poi ho passato le due Yamaha arrivando dietro a Stoner. Riuscivo a tenere bene il suo passo ma poi mi si è appannata la visiera e ho dovuto rallentare per un paio di giri fino a quando, sollevandola leggermente, sono riuscito ad asciugarla con l’aria. Quanto ho ricominciato a vedere bene ho ripassato prima Cal e poi Dovi. A quel punto ho visto che potevo spingere davvero forte, che potevo riprendere Stoner, e sono andato. E’ stata una gran gara e una bella battaglia. Mi sono divertito e sono contento per il mio team e tutti i ragazzi della Ducati che stanno lavorando tantissimo per me. Adesso dobbiamo continuare a mettercela tutta per arrivare ad essere competitivi anche sull’asciutto. Dal Portogallo abbiamo trovato una buona base su cui lavorare e anche qui, sull’asciutto, non andavo male. Però non siamo competitivi come sul bagnato e il nostro primo obiettivo adesso è fare un altro step per recuperare qualche altro decimo”.

Nicky Hayden (Ducati Team) 6°
Doveva esserci qualche cosa sulla linea interna della pista, subito dopo la partenza, perché altri piloti che sono passati su quel lato hanno rischiato di cadere o sono effettivamente caduti. Io stesso, quando ho messo la seconda marcia, ho sentito che la moto perdeva aderenza e che cominciava a “scodare”. Sono quindi rimasto imbottigliato nel gruppo e nei primi giri ho fatto fatica perché non vedevo bene. Appena sono riuscito a passare qualcuno, e ho avuto pista libera, ho preso un ritmo non male. Ho chiuso il “gap” su Bradl e Pedrosa fino ad arrivare a circa due secondi, poi sono quasi caduto è ho dovuto ricominciare tutto daccapo. Alla fine sono tornato sotto a Bradl ma non sono riuscito a passarlo. E’ stato frustrante perché avevamo un ottimo assetto da bagnato e un potenziale migliore del sesto posto ma ho perso troppo in partenza. In ogni caso congratulazioni a tutto il team per il podio di oggi. Se lo meritano davvero”.

Vittoriano Guareschi, Team Manager

Siamo molto contenti del podio di Valentino che è, naturalmente, frutto della sua bellissima gara, ma anche del gran lavoro di tutta la squadra durante il fine settimana.  E’ un “grazie” anche a tutti coloro che, a casa, hanno fatto e stanno facendo tanto per risolvere i nostri problemi, che vanno sistemati un poco alla volta e che quindi adesso richiedono altri passi. Ne siamo consapevoli e, dopo aver lavorato bene sulla ciclistica, adesso continueremo a concentrarci su altre aree importanti della moto. Oggi Vale era nelle condizioni di poter guidare come sa, non ha perso l’occasione, e ci ha offerto un grande spettacolo. Peccato per Nicky che poteva a sua volta lottare per posizioni più importanti ma è incappato in una brutta partenza e poi, pur girando con un bel ritmo, non ha potuto recuperare oltre la sesta. In ogni caso Nicky ha dimostrato, come Vale e come tutta la Ducati, che non molla mai”.

Redazione

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