Doppietta per Max Biaggi (Aprilia Racing) a Misano e leadership in classifica che si consolida, anzi, inizia quasi ad essere ipotecata dal pilota romano che fa il pieno, 50 punti, e stacca tutti i “pretendenti al trono”.
Giornata invece da dimenticare per il team Ducati Althea Racing, che dopo un doppio podio in Gara 1 (Checa 2° e Giugliano 3°), perde entrambi i piloti nelle prime battute di Gara 2.
Tanta sfortuna soprattutto per Carlos Checa, che partito dalla 16° posizione nel giro di poche tornate comincia a farsi sotto raggiungendo la 7° piazza, determinato a trovare nuovamente il podio come in Gara 1, finche in curva non viene toccato da Marco Melandri (BMW Motorrad) che lo fa letteralmente volare fuori pista.
Checa rientra ai box visibilmente arrabbiato, il tentativo di sorpasso dell’italiano che lo ha messo fuori gioco pregiudicandogli, e non poco, la rincorsa su Max Biaggi ha lasciato il segno.
Sempre in casa Althea brutta uscita subito dopo Checa anche per Davide Giugliano, questa volta fa tutto il pilota italiano che preso dalla voglia di andare ancora sul podio si lascia andare un po’ troppo e se ne va di posteriore dopo aver ingaggiato (e vinto) una bella battaglia con Jonny Rea (Honda) per il terzo posto.
Tutto facile quindi per Biaggi che parte bene e sfruttando un paio di errori dei piloti che lo precedono riesce in pochi giri a mettersi in scia di Tom Sykes, ma il passo del pilota dell’Aprilia è decisamente più aggressivo e Max si mangia letteralmente il britannico. Da li in avanti per Biaggi è solo questione di tempo, cioè quello che manca a vederlo salire ancora sul podio perchè diventa irraggiungibile per tutti gli inseguitori (finirà con quasi 6 secondi su Rea).
Tolta la “battle fot 1st position” rimane la bagarre che si crea verso fine gara per l’accesso al podio. In più occasioni Jonathan Rea (Honda) e Leon Haslam (BMW Motorrad) ingaggiano un duello senza esclusione di colpi, con il pilota della Honda che ha buon gioco nel finale a trovare e conservare il secondo posto.
Sale anche Marco Melandri (BMW Motorrad) che nonostante i problemi alla moto riesce, giro dopo giro a rosicchiare le posizioni ed ha chiudere al quarto posto dando quasi un secondo ad Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia) che chiude con un ottimo 5° posto.
Sesta piazza per Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia) che completa il “blocco BMW” e che riesce a trovare lo spunto giusto per bruciare sul filo di lana un Tom Sykes (Kawasaki Racing) che sembrava non averne più e che termina 7°, non un gran risultato per il 5 volte vincitore della Superpole quest’anno e che proprio a Misano partiva in pole.
Tredicesima posizione per Niccolò Canepa (Red Devils Roma) e 17° per la wild card Federico Sandi (Grillini Progea Superbike Team), fuori invece Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team)
Record di multe in Italia, con i guadagni che sono elevatissimi e provocano frustrazione tra…
Dopo il GP di Spagna non sono mancate le critiche per Verstappen, con il regolamento…
La durata delle batterie è considerata un problema per molti automobilisti, ma dalla Cina arriva…
I fan di Renault non possono credere ai loro occhi: la storica auto del colosso…
I SUV ampliano gli orizzonti e ora sarà possibile mettere le mani su di un'auto…
Dopo anni spunta la verità su ciò che accadde tra Valentino Rossi e Marco Simoncelli…