Valentino Rossi torna in Yamaha? “a Indianapolis saprete tutto”

Valentino Rossi e la Ducati, un amore sulla via del tramonto?

Ormai è il tormentone dell’estate motociclistica, Valentino Rossi rimarrà in Ducati o tornerà alla Yamaha? E perchè non alla Honda?

Facciamo ordine, tanto si tratta di ipotesi, chiacchiere da bar sport, e come ha dichiarato Rossi domenica, “saprete tutto dopo Indianapolis (19 agosto)” quindi ormai manca poco alla conferma delle voci del paddock.

Ma quali sono le voci del paddock? Semplice, si vocifera che Rossi abbia già firmato con la Yamaha per 2 anni, a fronte di un compenso nettamente inferiore sia a Jorge Lorenzo che a quanto gli avrebbe proposto la Ducati stessa.

Voci, ma gli indizi ci sono, e come ci insegna Agatha Christie, tre indizi fanno una prova. Ma quali sono questi “indizi” ?

Partiamo dal più plateale, quello che ha visto domenica Andrea Dovizioso nervoso e polemico, come fosse un pilota che si è reso conto di essere stato scaricato. Si perchè con i risultati conquistati fino ad ora e la costanza delle sue prestazioni, Dovizioso sarebbe il pilota più accreditato per occupare il posto lasciato libero da Ben Spies nella casa madre, soprattutto perchè sembrava limitata a lui ed a Crutchlow la bagarre per salire di livello, cosa che avrebbe sicuramente premiato l’italiano.

Il secondo indizio è l’intervista di domenica a Jorge Lorenzo, un’intervista mirata da parte di più testate che hanno strappato al pilota maiorchino la “dichiarazione d’amore” verso Rossi, nella quale l’attuale leader del mondiale ha detto a chiare lettere che sarebbe contento di ritrovarsi in team con Rossi (certo…ne siamo sicuri…) e che Valentino merita una moto competitiva. Che siano dichiarazioni sentite o di circostanza poco importa ma lo stato d’animo di Lorenzo è sembrato molto “rassegnato”, un po’ come dire “si viene qui, ok siamo tutti contenti, mica posso lamentarmi no?”. Del resto a tutela del pilota spagnolo c’è un contratto principesco siglato solo 2 mesi fa che blinda il pilota in Yamaha, quindi perchè preoccuparsi?

Rossi tra l’altro sembra aver apprezzato le parole del collega (ed ex compagno di scuderia proprio in Yamaha), dichiarando che “Jorge è uno dei pochi che ha sempre avuto rispetto nei miei confronti”, insomma, dichiarazioni d’amore incrociate, un indizio coi baffi!

Terzo ed ultimo indizio, che è più una fotografia della situazione attuale, è il fatto che Rossi voglia tornare a vincere, e che si lasci scappare che non sarà una scelta di soldi ma di cuore, il pilota italiano sente di meritare di più, di meritare una moto competitiva, e l’idea di restare in Ducati sarebbe interessante, sarebbe una bella sfida, e magari l’Audi potrebbe dare quella marcia in più per migliorare la moto, ma il nocciolo della situazione è che “sarebbe un salto nel buio, i problemi sono quelli di sempre e se non siamo riusciti a risolverli in tutto questo tempo…”.

Una bomba, altro che indizio, è un chiara dichiarazione di sfiducia da parte di Rossi nella possibilità di riuscire a tornare competitivo sulla Desmosedici, e se un pilota non ha fiducia nella sua moto è molto difficile che possa anche solo pensare di essere competitivo.

Rimaniamo quindi sintonizzati su Indy per il 19 agosto, come ha detto più volte lo stesso Rossi, “è a Brno che si decidono i giochi di solito”, e a Brno Valentino potrebbe già essere un pilota Yamaha.

Ma la Honda che fine ha fatto? Beh, sempre perchè non ci facciamo mancare nulla possiamo aprire il piccolo siparietto che ha visto lo stesso Rossi rimanere deluso della mancata offerta da parte di HRC, comportamento che secondo il pilota italiano è causato dal veto di Livio Suppo (direttore marketing Honda) che alla battuta del pilota avrebbe risposto con un secco “Rossi mi sopravvaluta, comunque posso offrirgli una Honda per correre la Dakar”. Botta e risposta, 1-1 palla al centro.

Battute velenose a parte, l’unica certezza è il 19 agosto, quando le dichiarazioni saranno ufficiali (si spera) e sarà delineata la formazione dei piloti del 2013, e se Rossi dovesse lasciare la Ducati, forse quel posto, a fianco di Nicky Hayden, potrebbe essere occupato proprio da Dovizioso, sempre che la Honda stessa non decida di riprendersi il pilota del team Tech 3, perchè nulla è scontato ormai.

Fabio Gentile

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