MotoGP Sachsenring: tra rookie vincenti e veterani delusi

Marc Marquez MotoGP 2013

La vita è sempre ricca di cambiamenti e dinamiche inaspettate, si passa da meccanismi fluenti e ben oliati ad altri inceppati più o meno piacevoli… Dura l’esistenza per chi da tutto per scontato ed altrettanto amara per chi si accontenta…

Ne sa qualcosa Jorge Lorenzo, che dopo l’eroica tappa Olandese, disputata a poche ore da un intervento, durante le prove si ritrova in posizione orizzontale sulla ghiaia ai margini della pista tedesca.

Caduta, non proprio ingenua e futile, costatagli l’ennesima operazione e il fermo categorico per ben due tappe, chiaramente superfluo, ma gli eccessi nella vita come in pista si pagano sempre a caro prezzo.

Per chi tira le redini e si fa padrone di un destino fatuo con presunzione, c’è chi gli lascia libero arbitrio senza opporre la minima resistenza, come nel caso di Dani Pedrosa, anch’egli steso nelle prove, con tanto di elisoccorso tempestivo per semplici accertamenti, trasformatosi poi in assenza a Sachsenring, proprio quando avrebbe potuto prendere il largo ai fini del mondiale.

Per chi molla ad ogni imprevisto e perde non in tecnica ma in grinta, c’è chi invece approfitta e prende al balzo ogni occasione che gli si presenta, parliamo chiaramente di Cal Crutchlow.

Moto non ufficiale, mercato aperto e scadenza di contratto in vista, Cal ha portato a sé l’attenzione, nel caso in cui non avremmo voluto dargliela, conquistando il secondo posto!

Meno furbo e piu sfornatore di delusioni è Valentino Rossi, che dopo la vittoria della scorsa settimana, dopo l’assenza di Pedrosa e Lorenzo, dopo le prime pagine e l’enfatizzazione regalatagli dagli italiani, il minimo che avrebbe potuto fare era “un secondo primo posto” !
Tra aderanza, gomme e temperatura, ritroviamo i suoi soliti buoni propositi sparire improvvisamente in buco nero. Conclude in terza posizione, non per merito, ma per demerito degli altri !

Primo posto per il nuovo arrivato Marc Marquez, a cui era stato predetto un anno di radaggio, che ha chiaramente trasformato nel suo anno.
C’è chi spinge troppo, chi troppo poco, chi delude e chi dagli sbagli altrui coglie l’essenza del dovere. Del dover approfittare, provare a vincere il mondiale e del dimostrare di maturare, spingendo nei momenti giusti, sapendo riconoscere quando provare ad andare oltre e quando rallentare.

Tra dubbi e certezze, ci riaggiorniamo dando il benvenuto all’anticipo della tappa Americana, ruotando le lancette dell’orologio, un pò spossati per il jet lag della domenica sera!

Nancy Malfa
@NancyMalfa

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