Dopo il turbolento weekend dovuto alla situazione metereologica, abbiamo assistito a due facce della medaglia, che solitamente non c’è permesso osservare.
Durante la sospensione delle prove, abbiamo visto un volto nuovo, la parte “easy” dei piloti, un po’ il retroscena dei box, quando ancora è lontano il rombo dei motori e l’ansia da prestazione è assente. In attesa che la pioggia smettesse di battere, per la prima volta li abbiamo visti senza la facciata agitata da piloti, ma come semplici ragazzi, nonostante spesso lo dimentichiamo.Guanti lanciati in faccia durante le riprese del compagno, peluche a forma di scimmiette che fanno il verso, sorrisi e scherzi, di chi per una volta mette da parte il lato agonistico.
Superato il maltempo e tornato il sereno, nei box cala un contrastante velo serioso, che riesce immediatamente a ripristinare concentrazione e competizione, ricordando in maniera chiara e forte, che in ballo c’è un titolo mondiale.A quel punto il compagno di squadra è un avversario, il ragazzo con cui si giocava è un pilota e quello con cui si scherzava è un rivale.
Settimana importante in casa Marquez, non solo per Marc alle prese con il titolo in MotoGP, ma anche per Alex, che dopo un anno di faticoso lavoro, è riuscito finalmente a raggiungere la vittoria nel circuito di Motegi. Traguardo importante, che dall’anno prossimo sicuramente servirà a diffondergli la fiducia necessaria per migliorare. Chiude comunque quarto nella classifica generica del mondiale.
Ai gradini più alti, la situazione si fa sempre più incandescente, complice stavolta la settimana di pausa, che non gli gioverà dal punto di vista morale, ma che li aiuterà a tenere sempre viva la tensione.Puo’ di certo, diventare pesante, come una sorta di ritorsione, anche se la differenza è dipesa dal carattere e dal modo di saper reggere la pressione. Contendenti al titolo, neanche a dirlo sono tre spagnoli, che quest’anno hanno fatto la differenza, basti vedere la distanza tra loro ed il quarto posto di Alex Marquez.
La componente in questi casi non puo’ solo essere la bravura, un danno improvviso alla moto, una scivolata, una distrazione, l’errore di qualcun’altro, uno sbandamento, qualsiasi cosa data anche dal fato cambierà sicuramente le loro sorti sul circuito di Valencia.
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