Più volte abbiamo notato il riscontro che ha avuto il campionato del motomondiale, con la crisi, da cui ormai difficilmente si riesce a sfuggire.
Per riequilibrare i fondi a disposizione, si è ricorso al cambiamento di alcune tradizionali regole, all’interno del mondiale. E’stato recentemente introdotto l’avvento delle moto Open, che differenziano con le classiche per alcuni particolari in gara. 24 libri di serbatoio e 12 motori per l’intera stagione, maggiori test da effettuare durante l’anno e più possibilità di gomme, porterebbero alta la bandiera del vantaggio Open.
Ducati, alle prese con la profonda crisi, sta cercando in ogni modo, di riprendere le redini della situazione, che tra il placare la delusione dei piloti ed arruolare come capotecnico Luigi Dall’Igna, qualche miglioria è sembrata smuoversi per la stagione che sta per arrivare.
Oltre alle novità introdotte all’interno del team, una notizia insistente circola nelle ultime ore. L’ipotesi più che attendibile, è l’idea che Ducati, voglia gareggiare al mondiale con tre moto, tutte ed esclusivamente Open, anzichè due ufficiali. Il discorso non fa una piega, dati alla mano, i vantaggi sono parecchi e per un momento di piena confusione, forse potrebbe essere la soluzione migliore per Ducati.
I rischi sono quelli di perdere lo sponsor che nonostante tutto li affianca ancora, o peggio perdere l’ufficialità del team all’interno del motomondiale. E’ un po’ come dimenarsi tra le sabbie mobili, se non sai come dosare i movimenti, finisci solo per peggiorare la situazione!
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