La vita, in ogni sua possibile variante, è fatta di abitudini, che una volta entrate nel circolo della routine, diventano difficili a morire.
Dopo l’esordio di appena una settimana fa, le novità del motomondiale hanno sollevato polveroni e critiche non indifferenti. Ad inoltrare regolamenti e l’introduzione della piattaforma, l’ennesimo cambiamento riguardante i telecronisti, della quale si è aperta una vera e propria faida contro il pubblico. Appassionati e tifosi in delirio per l’assente comando di Guido Meda, d’altronde, chi di noi non è cresciuto con la trasposizione delle sue emozioni in chiave urlante ?!
Un pezzo storico del motociclismo, parte integrata ed integrante del MotoGP, capace di far accaponare la pelle ad ogni sorpasso. Certamente un’eredità scomoda da portare sulle spalle per i successori, Loris Capirossi e Zoran Filicic, che hanno tentano di districarsi in una tela impossibile da snodare. Con professionalità razionale, i colleghi di Sky, hanno abbattuto il duro muro dell’esordio, non andato a genio agli spettatori, che li hanno accusati di essere un po’ troppo spenti, scialbi e privi di emozioni.
Orde di lamentele già durante la gara e rivolte sui maggiori social netwoork come Facebook e Twitter, con tanto di riferimento a Guido Meda, sommerso dall’affetto dei fans. Nel giro di pochi giorni, infatti, sono nate pagine e petizioni a favore del suo ritorno come voce ufficiale del Gran Premio.
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