SBK: Jonathan Rea vince una gara2 dimezzata a causa della pioggia

Jonathan-Rea-Gara2-Assen

Gara2 tentennante quella della Superbike ad Assen. Si parte chiaramente con la pioggia, ma la situazione sembra sotto controllo; ottima partenza per Sylvain Guintoli che cerca immediatamente di doppiare il buon risultato di gara1. Purtroppo il meteo olandese non è esattamente ben propenso e, a pochi giri dal via, quando ormai le condizioni della pista non garantivano più i parametri di sicurezza essenziali, il pilota francese passa sul traguardo alzando il braccio e facendo notare l’impraticabilità della pista, ed ecco che pochi istanti dopo viene esposta la bandiera rossa.

Lunga è la pausa prima che  la commissione gara ritenga che la corsa possa riprendere per la durata di dieci giri. Si parte per la seconda manche ma questa volta il pilota che ingrana meglio la partenza è Jonathan Rea che conquista immediatamente la testa del gruppo, senza cederla a nessuno da qui al termine della corsa. Da dietro si fanno notare Tom Sykes e Marco Melandri, mentre Sylvain Guintoli perde diverse posizioni al via; è questione di poche, però, curve prima che riprenda il giusto ritmo e, scavalcando i piloti che immediatamente lo precedono, si lanci nella rincorsa di Rea. E’ il secondo giro quando Ayrton Badovini abbandona la gara, a causa di una collisione con un altro pilota. Un giro più tardi è la volta di Guintoli che, dopo aver perso il posteriore, cade, riuscendo però a riprendere il via in diciottesima piazza. Poche curve più in là abbandona i giochi anche Toni Elias. Nel frattempo nel gruppo che segue, da lontano, Rea, si fa pressante la presenza diAlex Lowes e Davide Giugliano che hanno recuperato terreno prezioso dalle retrovie.

Nel giro di poche curve, Lowes ha passato sia Melandri che Sykes; quest’ultimo sarà poco dopo passato anche dal pilota Aprilia. E’ solo questione di tempo prima che Giugliano imiti il suo connazionale ed il campione inglese di categoria. Tom Sykes si mostra, giro dopo giro, sempre più in difficoltà, perde man mano sempre più contatto dal gruppetto in cui si trovava nei primi passaggi sul traguardo. Al sesto giro è out anche Alessandro Andreozzi. Alex Lowes, che ormai ha messo un notevole distacco tra se e coloro che lo precedono, sembra essersi messo in testa l’obiettivo di riprendere Rea, impresa che ormai risulta impossibile, vista la breve durata della corsa e il ritmo impressionante del pilota britannico in testa. A questo punto è scontro tra italiani per il terzo gradino del podio, il pilota Ducati sembra avere la meglio sul ravennate dell’Aprilia, ma quando Meladri prova a rifarsi sotto  prende una brutta sbandata che lo porta ad un conseguente dritto, facendogli perdere così due posizioni.

Al settimo giro cadono, quasi in contemporanea, Claudio Corti e Leon Camier, mentre solo un giro più tardi sarà Eugene Laverty a scivolare; fortunatamente il pilota irlandese riesce a mettere nuovamente le ruote in pista. Siamo giunti ormai alla fine della gara, per Jonathan Rea è ormai fatta e, nonostante qualche problema di doppiaggio con i piloti David Salom e Michel Fabrizio, andati vicini alla collisione, il pilota Honda vince la gara, davanti al connazionale Lowes e all’italiano Giugliano. Quarta piazza per Tom Sykes, arrivato per pochi decimi davanti a Leon Haslam, più attardati Melandri, Loris Baz, partito in pole position, Chaz Davies e Guintoli, protagonista di un’ottima rimonta. Conclude la top ten Niccolò Canepa, seguito dal pilota di casa Bos, da Luca Scassa, a punti in questa gara, da Sheridan Morais, Michel Fabrizio e David Salom.

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