MotoGP, Aragón: vittoria d’intelligenza per Jorge Lorenzo

Jorge-Lorenzo-Vittoria-Aragon

Vittoria di testa ma soprattutto presa con prepotenza, quella di Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP), il quale riesce a girare sul ritmo dei primi (nonostante le prove libere ci avessero dimostrato il contrario) fino a quando le condizione meteorologiche consentono una gara asciutta.

Al momento dell’esposizione della bandiera bianca con croce rossa, il pilota Yamaha perde un po’ di terreno da Marc Marquez e Dani Pedrosa in testa, i quali però posticipano troppo il cambio moto. Questo palese rischio si è tradotto con la caduta di entrambi ed il raggiungimento di due scarsi piazzamenti, ovvero rispettivamente il tredicesimo ed il quattordicesimo. Scelta strategica più che indovinata dunque quella di Jorge Lorenzo, che sale sul gradino più alto del podio, ed è accompagnato nei festeggiamenti da due ospiti meno abituali di lui, come Aleix Espargaró (NGM Mobile Forward Racing) e Cal Crutchlow (Ducati Team), i quali hanno lottato in dirittura d’arrivo per la seconda piazza, accaparrata poi dallo spagnolo, a discapito del pilota britannico. Tra i mille inconvenienti di giornata, Stefan Bradl (LCR Honda) ha saputo cogliere i lati positivi e soprattutto una quarta piazza, proprio a ridosso del podio, mentre Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3), quinto, chiude la gara davanti al team mate Pol Espargaro (Monster Yamaha Tech3). Alvaro Bautista (GO&FUN Honda Gresini), settimo, racimola punti preziosi, così come Hiroshi Aoyama (Drive M7 Aspar), Nicky Hayden (Drive M7 Aspar), importantissimi i suoi viste le critiche condizioni fisiche che lo hanno fermato per un periodo abbastanza lungo, Scott Redding (GO&FUN Honda Gresini), Danilo Petrucci (Octo IodaRacing Team) ed Alex De Angelis (NGM Mobile Forward Racing) a seguire. Conclude la zona punti Yonny Hernandez (Energy T.I. Pramac Racing).

Grandissima sfortuna per i tre maggiori portabandiera italiani, partendo da Andrea Iannone (Pramac Racing), andato largo nelle fasi iniziali (quando era nel gruppo di testa), finendo prima sul cordolo e poi sull’erba ancora bagnata, perdendo così il controllo della propria moto. Destino analogo per Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), il quale, per evitare Pedrosa, al quale si era avvicinato pericolosamente dopo esser andato lungo, è transitato sul cordolo ancora umido incappando in una rovinosa caduta, la quale sembra non aver avuto gravi conseguenze fisiche, fatta eccezione per un piccolo trauma cranico. Abbandona i giochi prematuramente, proprio quando la situazione si stava facendo interessante (era quarto ma si stava avvicinando minacciosamente a Lorenzo, terzo), anche Andrea Dovizioso (Ducati Team).

Gara, quella di Aragon, ricca di colpi di scena ma in grado di regalarci la vittoria del top rider che ancora mancava all’appello.

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