Moto2, Phillip Island: un altro passo verso il titolo per Tito Rabat

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Prima giornata di prove libere caratterizzata da un numero più che interessante di cadute, sufficienti per far esplodere subito il caso gomme, così affezionato al tracciato australiano di Phillip Island. In difficoltà tanto Dunlop, nelle categorie minori, quanto Bridgestone, nella classe regina.

Archiviati i dati tecnici, riscontriamo un Tito Rabat (Marc VDS Racing Team) in forma smagliante, che si appresta a dare la zampata vincente al titolo mondiale 2014; nel frattempo si accontenta di autografare il miglior crono di giornata pari a 1’33.057. Sulla base della pole position virtuale dello spagnolo, si stilano i ritardi accusati dai piloti a seguire, a partire dal secondo e terzo classificato Sandro Cortese (Dynavolt Intact GP) e Thomas Luthi (Interwetten Sitag), attardati di sei decimi dalla vetta. L’aria fresca e pungente di Phillip Island sembrerebbe aver giovato a Jordi Torres (Mapfre Aspar Team Moto2), secondo questa mattina e quarto nel pomeriggio. Mika Kallio (Marc VDS Racing Team), vittima di due cadute (i cui seguenti accertamenti non hanno riscontrato alcun genere di problema fisico), ottiene la quinta piazza nella classifica combinata dei tempi, mentre alle sue spalle troviamo Maverick Viñales (Paginas Amarillas HP 40), anch’egli caduto, Julian Simon (Italtrans Racing Team), Jonas Folger (AGR Team), Mattia Pasini (NGM Forward Racing), migliore degli italiani, e Sam Lowes ( Speed Up). Poco più attardato Franco Morbidelli (Italtrans Racing Team) che si aggiudica l’undicesima piazza, mentre lo spagnolo Ricky Cardús (Tech 3) fa un balzo in avanti sul finale, posizionandosi dodicesimo. Ottimo inizio anche per Hafizh Syahrin (Petronas Raceline Malaysia), Xavier Simeon (Federal Oil Gresini Moto2) ed Anthony West (QMMF Racing Team), pilota di casa, che vanno ad occupare le posizioni che si snodano dalla tredicesima alla quindicesima piazza.

Non parte con il piede giusto invece lo svizzero Dominique Aegerter (Technomag carXpert), diciannovesimo, mentre Lorenzo Baldassarri (Gresini Moto2), dopo un brutto ma comunque innocuo high side, chiude la prima giornata del gran premio australiano in ventitreesima posizione.

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