Le aspettative erano molto alte e le qualifiche della MotoGP non hanno deluso, grazie soprattutto a Ducati, la quale, insieme ad Andrea Dovizioso, ottiene la prima pole position stagionale con un crono di tutto rispetto (1’54.113).
A completare la prima fila ci pensa il duo Honda Repsol, con Dani Pedrosa ad anticipare il team mate Marc Marquez. Un solo decimo separa i due connazionali, che mettono alle proprie spalle l’altro favorito di giornata Andrea Iannone (Ducati Team), quarto ed attardato di quattro decimi rispetto al compagno di box in testa. A confermare l’ottima prestazione della Casa italiana ci pensa Yonny Hernandez (Pramac Racing), autore di una più che promettente quinta piazza, che lo pone davanti a Jorge Lorenzo, sesto e primo pilota Yamaha. Il pilota ispanico è seguito a ruota dai compagni di marca Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) e Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), rispettivamente settimo ed ottavo; sarà poi un ottimo Danilo Petrucci (Pramac Racing) a completare la terza fila. Il pilota italiano, prima di ottenere la propria postazione sullo schieramento, è risultato il più rapido nel primo turno di qualifiche, dominato insieme a Smith. Faticano più del solito invece i fratelli Espargaró, con il minore Pol (Monster Yamaha Tech3) più veloce del maggiore Aleix (Suzuki Racing Team), il quale, nella prima giornata, era rientrato di diritto nella top3. Cade in modo innocuo ma determinante ai fini del turno Cal Crutchlow (CWM LCR Ducati), rimasto dunque in dodicesima piazza.
Perde per poco la possibilità di accedere alla Q2 il debuttante Maverick Viñales (Suzuki Racing Team), tredicesimo, che riesce comunque a sopravanzare piloti più esperti di lui, quali Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS) e Hector Barbera (Avintia Racing). Alvaro Bautista (Aprilia Racing Team Gresini) recupera qualche preziosa posizione sul finale, risalendo sino alla ventunesima piazza, mentre il compagno di squadra Marco Melandri scatterà dal fondo della griglia di partenza.