8 Ore di Suzuka: Yamaha trionfa dopo 19 anni di digiuno

Vittoria-8-Ore-Team-Yamaha

Quella che si appresta ad essere una delle migliori stagioni degli ultimi tempi per Yamaha, è stata arricchita quest’oggi da una vittoria che mancava alla Casa di Iwata da ben 19 anni.

L’ultima edizione della 8 Ore di Suzuka conquistata da Yamaha è stata infatti quella del 1996, quando a vincere, con netto vantaggio sugli avversari, furono Colin Edwards e Noriyuki Haga. Tale risultato è stato replicato quest’oggi dal trio delle meraviglie composto da Pol Espargaró, rivelatosi il più veloce dei tre, Bradley Smith ed il pilota di casa Katsuyuki Nakasuga, i quali hanno trionfato in sella alla nuova YZF-R1. La fuoriuscita di scena di quello che sembrava essere il rivale più diretto, ovvero il Team Misashi Honda, avvenuta dopo l’incredibile caduta di Casey Stoner, provocata dal bloccaggio dell’acceleratore e causa della frattura alla clavicola sinistra e alla tibia destra del pilota australiano, ha in qualche modo facilitato il cammino della Casa dei tre diapason. Il testa a testa più avvincente ha avuto poi luogo con il team satellite TSR Honda, tra i cui componenti troviamo il pilota Moto2 Dominique Aegerter, il quale ha però concluso la famosa gara di durata giapponese con 1’17 di ritardo rispetto ai vincitori della competizione. Sul terzo gradino del podio troviamo il Team Kagayama Suzuki, tra le cui fila si annovera anche lo stesso Haga.

La corsa ha visto l’entrata in pista della safety car per ben sei volte. Il collaudatore giapponese della Yamaha ha accusato qualche problema di troppo in fase di partenza, mentre il pilota britannico, nella fase intermedia della corsa, ha dovuto scontare uno stop-and-go di 30 secondi in pit-lane, a causa di un sorpasso ad opera di Nakasuga avvenuto nel corso dell’esposizione delle bandiere gialle. Il minore dei fratelli Espargaró, tra l’altro autore della pole position, ha siglato il giro veloce di gara e realizzato il sorpasso che ha poi regalato la vittoria alla squadra.

Gestione cookie