Mugello 2016: spettacolo mozzafiato in pista, molto meno sugli spalti

Il Gran Premio d’Italia è stato in grado di offrirci 3 gare mozzafiato, ricche di colpi di scena e bagarre: dai “piccoli” della Moto3 (il migliore dei quali si è rivelato essere ancora una volta Binder, nonostante abbiano spiccato anche il rookie, Di Giannantonio, e l’altro protagonista del podio, Bagnaia), passando per la classe intermedia, dove la vecchia volpe Zarco ha beffato il meno esperto ma comunque rapidissimo Baldassarri, sino ad arrivare all’avvincente testa a testa tra Jorge Lorenzo, vincitore della gara della MotoGP, e Marc Marquez.

Insomma, al Mugello, su una delle piste più spettacolari al mondo sono andati in scena tre atti di un’opera davvero entusiasmante. Il rammarico resta per gli orrori consumatisi sui prati e/o tribune, un vero e proprio inno all’anti-sportività. I video e le foto in giro per il web hanno già mostrato la parte più macabra e triste di questo weekend. Se da una parte ci sono i veri appassionati, quelli in grado di andare oltre i colori e di apprezzare quanto accaduto in pista, dall’altra molti, troppi hanno dato il peggio di sé.

Striscioni, manichini che impersonano un pilota piuttosto che un altro in fiamme… Tutto molto triste! Si è persino giunti al lancio di pomodori sotto il podio, luogo “sacro” nel mondo delle corse.
Molti i danni apportati nel corso dei tre giorni, tanti gli oggetti bruciati e distrutti. Per quanto questa situazione lasci l’amaro in bocca, bisogna ricominciare da quanto i piloti ci hanno regalato in pista e da quanti, nonostante tutto e tutti, a fine gara hanno applaudito le gesta di questi eroi armati di tuta e casco e dotati di un talento speciale.

Dal punto di vista sportivo, c’è amarezza per i tifosi di Rossi, il quale rompe il motore dopo poche tornate nonostante avesse mostrato sino a quel momento di possedere un gran ritmo. Si consolano invece i Ducatisti grazie al podio di Iannone. Dovizioso tira i remi in barca ed è quinto, dietro ad un buon Pedrosa, quarto.

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