Moto GP in preview, analisi sui teams e le ambizioni per la stagione 2011

Valentino Rossi su Ducati nella stagione Moto GP 2011

Meno 6 all’esordio del Motomondiale ed eccoci pronti in un’analisi a tutto tondo, dove vedremo, team per team, quali sono le ambizioni e le reali possibilità di competizione in questa stagione 2011.

Non si può non cominciare dai campioni in carica, la Yamaha dopo aver lasciato andare Valentino Rossi ai rivali della Ducati, non ha perso tempo e si è rinforzata subito con una giovane promessa del motociclismo, ovvero Ben Spies che dopo aver disputato un buon campionato 2010 sulla Yamaha della Monster Tech 3, si è guadagnato la promozione nella scuderia ufficiale, a fianco del campione in carica Jorge Lorenzo.

La Yamaha si presenterà quindi con una coppia giovane e rampante, e Lorenzo ha già dimostrato di essere ormai diventato maturo per la Moto GP, l’unica variabile che potrebbe creare eventi positivi (o negativi) sarà per lo spagnolo il fattore psicologico. Non avere più un compagno di squadra “ingombrante” come Valentino Rossi potrà rendere il pilota della Yamaha più tranquillo, e questo potrà essere sicuramente positivo, ma attenzione, che con la troppa tranquillità, c’è il rischio di perdere la concentrazione necessaria a dominare un campionato che mai come quest’anno sembra avere molti pretendenti alla vittoria finale.

Proprio Valentino Rossi invece dovrà dimostrare (o più che altro “mostrare”) al pubblico di essere tornato per vincere. Il campione italiano in sella alla rossa Ducati, avrà il compito di trainare la squadra verso la vittoria finale, e si troverà a gareggiare con l’ex compagno di sella ai tempi della Honda, Nicky Hayden.

La Ducati sembra un po’ indietro in questo primo periodo di prove, ma è comprensibile, Rossi oltre ade essere un gran pilota è anche un ottimo tester, e tutti sanno quanto ami essere coinvolto nella messa a punto del proprio veicolo, tanto da essere considerato l’arma in più di questa Ducati, e gli effetti della mancanza di un tecnico come Rossi potranno essere di riflesso un handicap per la Yamaha.

La Ducati è insieme a Yamaha e Honda una delle candidate alla vittoria finale, non ci sono dubbi, e se Valentino Rossi riuscirà a recuperare appieno dal problema alla spalla, la rossa potrebbe coronare il sogno di tutti i tifosi italiani.

Ed eccoci alla Honda, l’unica scuderia che in questa stagione si troverà a schierare ben 3 piloti, e tutti di alto livello ovviamente. Si comincia con il nuovo arrivo, Casey Stoner, che si contenderà la  “prima guida” con Dani Pedrosa, in virtù del suo palmarès, ma non scordiamoci di Andrea Dovizioso, che nella scorsa stagione ha dimostrato di essere cresciuto parecchio mettendo in atto delle ottime prestazioni in gara.

La scuderia giapponese sembra quindi intenzionata a dominare in grande stile la stagione 2011 ed ha già dimostrato nei test di pre campionato quanto sia avanti con la messa a punto del proprio veicolo rispetto agli avversari, cosa che di diritto le da la palma di favorita, almeno in questo periodo.

Alla Honda dovranno però essere abili (e sappiamo che sono in grado di esserlo) a gestire un parco piloti particolarmente equilibrato e combattivo, nel quale tutti e tre avranno ambizioni di titolo mondiale e non di comparsa, e questo potrebbe essere l’unico grosso “eventuale” pericolo.

Finita la TOP 3 delle scuderie che sono favorite per contendersi il titolo passiamo alla seconda fascia che vede primeggiare un’altro team italiano, il team Honda Gresini Racing, che perde Marco Melandri e punterà tutto sul Marco Simoncelli e sul giapponese Hiroshi Aoyama. Il team Gresini da sempre fucina di talenti (basti pensare a Toni Elias, vincitore nel 2010 della Moto 2 e quest’anno pilota in Moto GP della LCR Honda), punterà sulla qualità di Simoncelli, che dovrà però riuscire a rendere più costante, e sul recupero fisico di Aoyama, un pilota al secondo anno in Moto GP ma che lo scorso anno, con la Interwetten, a causa di un infortunio saltò gran parte della stagione.

La scuderia italiana potrebbe essere un buon outsider se sarà in grado di rendere più continuo il rendimento dei propri piloti.

Sempre in famiglia “Honda” ci sarà il Team LCR a contendere il ruolo di sorpresa al team italiano. La LCR dopo aver disputato un buon campionato con Randy De Puniet nel 2010, proverà a fare altrettanto in questa stagione schierando niente meno che il fresco campione del Mondo di Moto 2 Toni Elias.

Se la moto sarà in grado di essere competitiva, la LCR potrebbe disputare una stagione ancora pià esaltante di quella scorsa, proprio grazie ad un pilota che ha dimostrato di essere in grado di correre con continuità ed a gran ritmo.

Un gradino più sotto ecco la Suzuki, che quest’anno partirà con il solo Álvaro Bautista, pilota che dopo aver dominato la classe 125 nel 2006, è in cerca di consacrazione e che la stagione scorsa ha altalenato prestazioni interessanti ad altre piuttosto deludenti.

Il pilota spagnolo tuttavia ha la possibilità di far meglio, quest’anno, essendo unica guida Suzuki e avendo quindi tutto lo staff a sua disposizione.

Potrebbe invece essere più che una sorpresa il campionato del team Pramac Racing, che oltre al veterano Loris Capirossi schiererà il francese Randy De Puniet, autore nel 2010 di un campionato decisamente sopra le righe. Tutto dipenderà dalla capacità del team di mettere a punto una moto adatta ai propri piloti, che sia affidabile al punto di permettere loro di competere ad alto livello.

Altra scuderia da tenere d’occhio potrebbe essere la Monster Tech 3 che dopo aver lasciato andare alla casa madre il soprendente Ben Spies, ha affiancato al veterano Colin Edwards il giovane esordiente (in Moto GP) Cal Crutchlow, proveniente dalla Superbike, dove nel 2010 si è classificato al quinto posto in classifica generale.

Molte ambizioni ma poche chances (almeno sulla carta) per l’Aspar Team con Hector Barbera e il team esordiente AB Cardion con il giovane Karel Abraham.

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