MotoGP, Aragon: Marquez vince ed allunga, sul podio con Lorenzo e Rossi

Marc Marquez (Repsol Honda Team) torna a vincere sul suolo spagnolo e, così facendo, allunga in classifica. Il numero 93 chiude la gara di casa con due secondi e sette decimi di vantaggio sul primo degli inseguitori, Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP).

Il numero 99 decide di cambiare all’ultimo la scelta della gomma posteriore, montando la mescola più dura invece della media. La decisione del campione del mondo dà i suoi frutti e, grazie ad una buona seconda parte di gara, riesce ad agguantare la seconda piazza. Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) sale sul terzo gradino del podio dopo aver tenuto la testa del gruppo per tre passaggi sul traguardo ed aver perso poi man mano terreno dal vincitore della corsa. A 5 giri dal termine Rossi viene sorpassato dal compagno di squadra, cercherà poi di tenere il ritmo del maiorchino e di sorpassarlo a due giri dalla fine, compiendo però un errore e finendo lungo. Maverick Viñales (Team Suzuki Ecstar) è protagonista del gruppo di testa per diverse tornate, salvo compiere un paio di errori di troppo che gli hanno precluso la lotta per il podio. Cal Cruthclow (LCR Honda) ha la meglio sul compagno di marca Dani Pedrosa (Repsol Honda Team) ed è quinto. Seguono i fratelli Espargaró, con Aleix (Team Suzuki Ecstar) ad anticipare Pol (Monster Yamaha Tech3). Ottimi il nono e decimo piazzamento dei piloti Aprilia Álvaro Bautista e Stefan Bradl, giunti alla bandiera a scacchi in quest’ordine.

Soffre Andrea Dovizioso (Ducati Team), undicesimo ed attardato di 32 secondi dalla vetta della classifica. Alle sue spalle troviamo poi Michele Pirro, sostituto di Andrea Iannone. Concludono la gara in zona punti anche Hector Barbera (Avintia Racing), Eugene Laverty (Pull & Bear Aspar Team) e Nicky Hayden (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS), qui in veste di sostituto di Jack Miller. Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing) deve scontare un ride-through a causa di un contatto col proprio team mate, Scott Redding, ed è diciassettesimo. Ritirato Tito Rabat.

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