Un grande Spies domina il gran premio della noia ad Assen, Rossi quarto

Ben Spies, Yamaha, vince ad Assen in Moto GP

Il pilota texano della Yamaha domina alla grande il GP d’Olanda ad Assen, anche grazie al rocambolesco scontro tra Simoncelli (Honda Gresini) e Lorenzo (Yamaha), che però rientrano in pista dopo la caduta e raggiungono anche due posizioni di tutto rispetto (nono e sesto posto).

La gara di per se da come unica emozione proprio lo scontro fortuito al primo giro, quando SuperSic cade e Jorge Lorenzo, che stava sopraggiungendo gli cade sopra, entrambi i piloti però sono lesti a rientrare in gara, nonostante Simoncelli abbia una moto che perde i pezzi.

La coppia Repsol Honda, formata da Stoner e Dovizioso si limita dunque a mantenere le due posizioni da podio, senza dare verve alla gara, anzi, limitando al minimo il rischio.

Un’ottima strategia visto che Stoner guadagnerà comunque 10 punti sulla pelle del suo inseguitore (Jorge Lorenzo).

La gara in se quindi offre pochi spunti degni di nota, con il solo tentativo dell’inglese Crutchlow che non riesce a superare un attento Valentino Rossi (Ducati), e che poi deve addirittura arrendersi a causa dell’usura della ruota anteriore.

Rossi non riesce a sgasare come saprebbe fare, la nuova Ducati è ancora “ai box” ma quello di Assen è comunque un segnale positivo, che fa ben sperare i tifosi della rossa, anche con Hayden che comunque riesce a chiudere con un dignitoso quinto posto.

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