Bezzecchi: “India, guida meno fisica, sono fiducioso per la mano”

L’India si prepara per una tappa storica nella MotoGP, pronta ad ospitare per la prima volta la rinomata competizione del motomondiale al Buddh International Circuit. Questa gara segna l’inizio della cruciale tappa asiatica che determinerà il campionato mondiale.

Pecco Bagnaia arriva in India come leader del campionato, con i suoi rivali, Jorge Martin e Marco Bezzecchi, non troppo lontani in classifica. Bezzecchi, che corre per il team Mooney VR46, arriva in India con lo spirito alto, avendo conseguito buoni risultati a Misano solo due settimane fa, nonostante una lesione alla mano.

Nella conferenza stampa di giovedì, Bezzecchi ha condiviso le sfide della sua lesione, dicendo: “La settimana dopo Misano è stata dura”. Tuttavia, è ottimista riguardo alla gara in India, rivelando che il Buddh International Circuit sembra richiedere una guida meno fisica, il che potrebbe giocare a suo favore.

Molti piloti, inclusa Bezzecchi, hanno un legame storico con l’India grazie al loro passato con il marchio Mahindra. Ricordando i suoi giorni con Mahindra, Marco ha detto: “Senza Mahindra e l’Academy, sarebbe stato difficile per me competere a livello mondiale”.

Con l’ingresso di Franco Morbidelli nel team Pramac Ducati nel 2024, Bezzecchi si aspetta una concorrenza intensa, ma è pronto per la sfida: “Sarà divertente, non vedo l’ora di dargli il benvenuto in Ducati!”.

Alla fine, rispondendo a una domanda sul dispositivo di partenza utilizzato da Bagnaia a Misano, Bezzecchi ha confermato che non avrà lo stesso dispositivo sulla sua GP22, dicendo semplicemente: “Purtroppo non ce l’ho”.

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