GP dell’India: Bagnaia cade, Bezzecchi trionfa e riapre il Mondiale

Il Circuito Internazionale Buddh ha recentemente ospitato quello che potrebbe diventare uno degli eventi più memorabili del Campionato MotoGP 2023, poiché la caduta di Pecco Bagnaia (scivolato a 8 giri dal termine) e la vittoria di Bezzecchi riapre il mondiale a sei round dalla fine.

Quella giornata rimarrà impressa non solo per la debacle di Bagnaia, ma anche per l’ascesa trionfale di Marco Bezzecchi. Al Buddh International Circuit, Bezzecchi non solo ha conquistato la sua terza vittoria nella categoria di punta delle moto, ma lo ha fatto con una maestria e un controllo incontestabili, sottolineando la sua posizione come una delle stelle emergenti del motorsport.

Nel giorno precedente alla gara, era stato chiaro che Bezzecchi aveva il ritmo e l’intenzione di emergere come leader. Infatti, se non fosse stato per un inopportuno contatto con il suo compagno di squadra, Luca Marini, il pilota della Mooney VR46 avrebbe probabilmente trionfato anche nella gara Sprint. Quella sensazione di potenziale inespresso si è manifestata chiaramente durante la gara principale, quando, nonostante partisse accanto a due potenti GP23, Bezzecchi ha sorpassato rapidamente, distanziandosi già nel primo giro.

Quello che è seguito durante la gara può solo essere descritto come una masterclass di guida da parte di Bezzecchi che ha stabilito un ritmo frenetico, creando un divario tra lui e gli inseguitori che, volta dopo volta, sembrava incolmabile. Mentre l’intero gruppo lottava per tenere il passo, le Ducati ufficiali pilotate da Bagnaia e Martin hanno faticato, viste le crescenti distanze sul giro, a contenere l’impeto di Bezzecchi.

Il duello tra Bagnaia e Martin, tuttavia, ha fornito un sottofondo di suspense. Le loro decisioni divergenti sulle gomme – con Bagnaia che optava per una combinazione di gomme dura e soft, mentre Martin sceglieva una coppia di medie – ha portato a una serie di sorpassi e strategie. Inizialmente, la strategia di Bagnaia sembrava pagare con un anteriore più stabile, ma una mossa troppo audace ha visto il leader del campionato cadere, terminando in modo shock la sua gara.

Con Bagnaia fuori dai giochi, sembrava che Martin avesse via libera per consolidare la sua posizione. Tuttavia, un contrattempo insolito, con la sua tuta che si apriva improvvisamente, ha permesso a Fabio Quartararo di avvicinarsi. Questo incidente ha rievocato un episodio simile vissuto dallo stesso Quartararo due anni prima. Nel giro finale, un errore di Martin ha offerto a Quartararo l’opportunità di lottare per il secondo posto. Tuttavia, Martin ha raccolto tutte le sue energie, assicurandosi il secondo posto sotto il caldo opprimente.

La competizione tra questi giganti della MotoGP ha anche evidenziato altre performance degne di nota. Quartararo, nonostante non abbia conquistato il secondo posto, ha avuto ragione di festeggiare. Era il suo secondo podio della stagione, segno di una notevole crescita rispetto alle gare precedenti. La Yamaha ha anche festeggiato il settimo posto di Franco Morbidelli, sottolineando una performance complessiva solida per la scuderia.

Oltre ai nomi principali, la lotta per le posizioni intermedie ha offerto molti colpi di scena. Brad Binder ha mostrato una rimonta impressionante, mentre Joan Mir ha dimostrato la sua abilità sulla Honda, lasciando presagire un futuro promettente. E mentre Marquez ha mostrato il suo spirito combattivo, rimontando dopo una caduta, Aleix Espargaro e Fabio Di Giannantonio hanno sofferto per problemi tecnici.

In conclusione, mentre la gara ha vissuto molti alti e bassi, le assenze di Alex Marquez e Luca Marini – entrambi vittime di infortuni nelle sessioni precedenti – hanno dimostrato quanto possa essere imprevedibile, e crudele, questo sport.

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