Il mistero della Toyota: ecco perché ha lasciato la F1

La Toyota ha corso per molti anni in F1, ma poi decise di lasciare tutto. Ecco i motivi e cosa è accaduto in seguito.

Nel mondo della F1 sono stati presenti tanti costruttori durante la storia, ma non tutti sono stati in grado di lasciare il segno. Uno dei fallimenti più clamorosi in assoluto resta quello della Toyota, che entrò nel Circus nel 2002, dopo una lunga esperienza in altre categorie del motorsport, con successi nel mondo dai rally con Carlos Sainz e beffe clamorose in gare come la 24 ore di Le Mans, dove venne sfiorato per due volte il successo con la mitica GT One.

Toyota motivi del ritiro
Toyota con Jarno Trulli in azione (ANSA) – Motomondiale.it

I giapponesi decisero di arrivare in F1 per vincere e non solamente per partecipare, ma sin da subito, la strada si rivelò in salita. La prima gara vide la Toyota andare subito a punti, grazie ad un sesto posto conquistato da Mika Salo al Gran Premio d’Australia, ma per il resto, arrivarono ben poche soddisfazioni. Scopriamo il motivo dell’addio del brand del Sol Levante.

Toyota, ecco i motivi del ritiro

La Toyota faticò parecchio nei primi anni in F1, con il primo podio che arrivò solamente nel 2005, al Gran Premio della Malesia, con Jarno Trulli secondo. L’italiano regalò anche la prima pole position ai giapponesi in quell’anno, ad Indianapolis, ma la gara venne poi disertata dalla squadra gommate Michelin per via dei problemi di sicurezza sulla sopraelevata, con il pilota italiano che non ebbe così l’occasione di giocarsi la vittoria.

Ralf Schumacher pilota Toyota
Ralf Schumacher in azione (ANSA) – Motomondiale.it

Quella vittoria, tanto sognata, non arrivò mai, ed il miglior risultato in classifica costruttori fu proprio il quarto posto del 2005. Il ritiro venne annunciato al termine della stagione 2009, ufficialmente per mancanza di risultati, ma anche per via della crisi economica globale che aveva messo in ginocchio anche il mondo del motorsport.

Al termine del 2009 si ritirò anche la BMW, mentre la Honda lo aveva già fatto l’anno prima. La Toyota non è mai riuscita a vincere una gara nonostante gli investimenti fatti, a causa di un comparto tecnico che non ha mai trovato la quadra. Tuttavia, in seguito, in altre categorie sono poi  risultati di altissimo livello.

Il rilancio nell’endurance e nei rally

Subito dopo l’addio alla F1, la Toyota si è gettata a capofitto nell’endurance, debuttando nel 2012 nel FIA WEC. Nel 2014 è arrivata la vittoria nel campionato piloti ed in quello costruttori, dominando su Audi e Porsche. Alla 24 ore di Le Mans sono arrivate ben 5 vittorie consecutive tra il 2018 ed il 2022, con tantissimi altri mondiali portati a casa ed un bottino davvero notevole.

Toyota Le Mans quante vittorie
Toyota Le Mans in azioen (ANSA) – Motomondiale.it

Inoltre, la Toyota ha fatto man bassa di titoli anche nei rally, dominando nel WRC con la Yaris, che è ancora oggi la macchina da battere. Nel 2019 è arrivato il primo mondiale con Ott Tanak, mentre, in seguito, sono arrivati due titoli di fila con Sébastien Ogier ed altrettanti con Kalle Rovampera, a conferma di un progetto davvero vincente e che vuole continuare a dire la sua anche nel prossimo futuro di questa categoria.

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