Vi ricordate della Jordan? Ecco quali motori montava in F1

La Jordan è stato un team storico in F1, che ha avuto una vita molto lunga. Ecco quali motori utilizzava in passato.

Tra le squadre che non sono riuscite a vincere titoli mondiali, ma che vengono comunque ricordate con grande affetto dai fan trova uno spazio importante la Jordan, che ha militato in F1 dal 1991 al 2005. La squadra fondata dal grande Eddie ha ottenuto risultati molto importanti, come diverse vittorie di tappa ed un gran quantitativo di podi, andando anche vicina al titolo piloti nel 1999.

Jordan che motori montava
Jordan con Damon Hill in azione (ANSA) – Motomondiale.it

Con la Jordan debuttò in F1 Michael Schumacher, al Gran Premio del Belgio del 1991, a conferma del grande fiuto di Eddie nello scovare talenti. La squadra nordirlandese ha vinto 4 gare in totale, una con Damon Hill e due con Heinz-Harald Frentzen, che nel 1999 non andò lontano da Mika Hakkinen ed Eddie Irvine, i quali si giocarono il titolo fino all’ultimo. L’ultimo successo arrivò nel 1993 con Giancarlo Fisichella, in un rocambolesco GP del Brasile. Vediamo quali sono stati i motori montati da questo team in passato.

Jordan, ecco tutti i motori che ha utilizzato

Abbiamo detto che il debutto della Jordan in F1 è datato 1991, e per quell’anno si scelse un motore Ford HB. Sin dal 1992 ci fu però un cambiamento, optando per lo Yamaha OX99, che però si rivelò un disastro totale. Nel 1993 le cose migliorarono con la partnership che la legarono alla Hart, che montò sulle monoposto di Eddie un motore da 3.500 cc di cilindrata V10.

Jordan F1 quanti cambi di motore
Jordan F1 con Giancarlo Fisichella in azione (ANSA) – Motomondiale.it

Il gran salto di qualità avvenne, sempre con lo stesso motore, nel 1994, quando Rubens Barrichello ottenne anche una pole position a Spa-Francorchamps, dopo aver regalato alla Jordan il primo podio con un terzo posto nel GP del Pacifico ad Aida. Nel triennio 1995-1997 si passò ai motori Peugeot, ma la svolta vera arrivò dal 1998.

Fu con la partnership con la Honda che arrivarono i primi tre successi, con Damon Hill che vinse nel 1998 in Belgio, mentre Heinz-Harald Frentzen trionfò in due occasioni nel 1999, in Francia ed a Monza. Il tedesco chiuse terzo nel mondiale piloti, con la squadra terza tra i costruttori. La Jordan, dopo la fine dell’accordo con la Honda nel 2002, passò alla Ford per il 2003 ed il 2004, chiudendo la sua avventura in F1 nel 2005 con i motori Toyota.

Quanti cambi di proprietà dopo l’addio

La parabola discendente della Jordan iniziò nei primi anni Duemila, ma fu il 2005 l’anno in cui tutto precipitò. La squadra fu infatti venduta agli investitori del Midland Group, guidati dal ricco canadese di origine russa Alex Shnaider. Nel 2006, infatti, il nome cambiò in Midland, mentre nel 2007 divenne Spyker, prima di un periodo di maggiore stabilità che iniziò nel 2008, quando Vijay Mallya la trasformò in Force India.

Aston Martin team più recente
Aston Martin con Fernando Alonso in azione a Jeddah (ANSA) – Motomondiale.it

Il magnate indiano ne rimase proprietario sino al 2018, quando, in enormi difficoltà economiche, cedette tutto a Lance Stroll, che la trasformò in Racing Point. Il canadese ne è ancora oggi proprietario, ma dal 2021 è diventata Aston Martin, con Fernando Alonso e Lance Stroll che sono i piloti titolari, nella speranza che, in futuro, non avvengano altre rivoluzioni.

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