Wayne Rainey in visita al quartier generale della Yamaha in Italia

Wayne Rainey

Ieri a Gerno di Lesmo, a pochi km da Milano, Wayne Rainey ha fatto visita al quartier generale della Yamaha Italia, casa con la quale l’ex pilota del Motomondiale ha disputato sei campionati in classe 500 vincendone 3 (1990,91,92) e classificandosi secondo nel 1993 quando, in testa alla classifica, a tre gare dal termine ebbe un incidente che lo costrinse a ritirarsi dalle corse.

Rainey fu vittima di un tragico incidente durante la gara di Misano, quando poco dopo aver preso la testa della gara, cadde riportando numerose lesioni alla spina dorsale che gli procurarono una paralisi ad entrambe le gambe.

Il campionato del 1993 lo vinse poi il suo rivale di sempre, Kevin Schwantz su Suzuki, ma Wayne Rainey rimase nel cuore dei tifosi al punto che come riconoscimento per il motociclismo statunitense, è a lui intitolata una delle curve del circuito di Laguna Seca.

L’ex pilota, che era in visita in Italia proprio per il Gran Premio del San Marino, è tornato a Misano per la prima volta 18 anni dopo quel tragico incidente e ha ricevuto l’affetto di tutto il mondo dei motori. Rainey ha passato dei giorni in compagnia dei più cari amici e colleghi e prima della gara di Moto GP ha effettuato un giro del circuito sulla macchina cabriolet dell’organizzazione per ricevere il tributo degli appassionati presenti a Misano.

Ieri a Gerno di Lesmo ieri ha invece inaugurato la sala a lui dedicata (the Wayne Rainey Boardroom) dove spicca tra le moto la sua n.1 con la quale ha portato la Yamaha per tre volte in cima al mondiale.

Rainey ha passato del tempo con gli impiegati e addetti ai lavori della Yamaha, firmando autografi e passando poi del tempo in compagnia dei piloti attuali della casa giapponese, Jorge Lorenzo e Ben Spies.

Wayne Rainey
“E’ stato emozionante visitare la sede della Yamaha ed accorgersi di come sono cambiati i tempi e di come si è evoluta l’organizzazione di un team di questa importanza. Vedere al lavoro così tante persone qualificate e preparate, che stanno dietro al team sportivo è qualcosa di eccezionale. Ho passato poi un magnifico week end a Misano dove ho rivisto molti vecchi amici e colleghi e ringrazio la Yamaha per l’accoglienza e la disponibilità, sono onorato di far parte di questa famiglia e sono sicuro che tornerò qui spesso per altre visite di piacere.”

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