In MotoGP i 22 rider migliori al mondo corrono su prototipi spettacolari. Il loro prezzo vi farà venire un giramento di testa.
Nei weekend in cui corre la MotoGP le spese per i team possono arrivare a cifre da capogiro. Di conseguenza tutti i piloti hanno grosse responsabilità. Devono andare forte, dovendo prestare massima attenzione al bolide che guidano al limite. Il punto di riferimento oggi in pista si chiama Ducati ed è il desiderio di tutti i migliori rider della griglia.
Non a caso anche l’otto volte iridato, Marc Marquez, ha scelto di lasciare la Honda per puntare con decisione alla sella di una Desmosedici. Si è trovato le porte sbarrate del team factory che ha scelto di proseguire con Bagnaia e Bastianini, tuttavia ha preferito fare un salto nel buio nel più piccolo dei team satelliti della casa di Borgo Panigale piuttosto che continuare a correre su una RC213V. La casa giapponese, complice gli infortuni del catalano, si è ritrovata con una moto non all’altezza nelle ultime stagioni.
Che vadano veloci o piano le MotoGP sono tutte carissime. La cilindrata massima consentita per i prototipi della MotoGP dal 2012 è di 1000 cm³. Nel periodo di transizione dal 2002 al 2006, i team avevano la possibilità di scegliere tra un motore a due tempi da 500 cm³ o un motore a quattro tempi da 990 cm³. Le battaglie erano molto accese. Dal 2007 al 2011, il regolamento ha imposto ai motori a quattro tempi di ridurre la cilindrata a 800 cm³. Oggi lo spettacolo è condizionato anche dall’estrema velocità che possono raggiungere questi bolidi.
I sorpassi sono resi difficili dall’incredibile quantitativo di aria sporca che le moto accumulano in uscita dalla scia. Se non in staccata al limite, oggi, è difficile vedere sorpassi e controsorpassi come ai tempi di Valentino Rossi. Le gomme, inoltre, hanno iniziato ad avere una incidenza notevole sull’andamento di una gara. Tra drop delle mescole e una aerodinamica estrema delle moto risulta sempre più difficile assistere a gare movimentate.
I fan sono affascinati dalle performance da brividi che possono raggiungere certe moto. L’accelerazione da 0 a 100 km/h di una MotoGP è inferiore a 2,5 secondi, circa un secondo in più rispetto alle monoposto di F1 che impiegano 1,7 secondi. Nell’allungo successivo, sino ai 200 km/h, le performance di MotoGP e Formula 1 sono simili.
La top speed assoluta in una gara di MotoGP è stata di 363,6 km/h. Il primato lo ha registrato da Jorge Martin durante la gara del 2022 sul circuito del Mugello, in sella alla GP-22 del team Ducati Pramac. Il costo di una moto della classe regina può oscillare da 1 a 5 milioni di euro. Tuttavia, i valori esatti delle motociclette e i costi non sono pubblici. I produttori tendono a non mettere in mostra i costi di tutti gli elementi e dei prototipi. Ecco come vedere gratis la MotoGP.
In media una moto costa circa 3 milioni di euro. Il prezzo, inoltre, varia dalla tipologia di moto e dalle modifiche create dalla squadra. Una squadra satellite può investire da 1 a 2,5 milioni di euro, mentre un team factory che effettua test su performance e aerodinamica può arrivare a spendere anche più di 5 milioni di euro per sviluppare il mezzo.
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