Si costruisce un motorino in casa, la Polizia glielo sequestra: la scoperta diventa virale

La notizia ci ha messo poco tempo a diventare ad ovvia ragione, virale: gli agenti di polizia non credevano ai loro occhi.

Non si può dire che il web non sia pieno zeppo di storie avvincenti e perché no, talvolta anche abbastanza divertenti. C’è da ammettere anche però, che in quella diventata virale in tutto il mondo da poche ore c’è davvero del genio. Sicuramente non tutti riuscirebbero nell’impresa in cui si è invece cimentato il protagonista del racconto di cronaca, che però ha ricevuto tutt’altro che un bel premio.

Si costruisce un motorino in casa, la Polizia glielo sequestra: la scoperta diventa virale
Motorino fatto in casa

Lui è riuscito a costruirsi un motorino da solo, il che sarebbe anche da elogiare, in un certo senso. Ciò che però non sapeva l’uomo in questione è che non poteva certamente circolarvi liberamente in strada e così la storia simpatica è finita abbastanza male. Di geni che costruiscono veicoli da soli nei propri giardini o box ne abbiamo già sentito parlare, il fatto però è che ovviamente non ne hanno mai fatto uso in strada.

Maxi sequestro: shock assurdo

Il corpo di polizia della Repubblica d’Irlanda, i Gardaì, negli anni ne hanno viste di tutti i colori ma forse questa è risultata nuova anche a loro. Da quelle parti sicuramente sono più avvezzi a dover frenare la voglia di alcool soprattutto se alla guida, ma di motorini “fai da te” non sembrerebbero averne mai fermati.

Almeno non di tale fattura. Invece stavolta una pattuglia della Garda ha dovuto bloccare il transito ad un uomo alla guida di una strana bicicletta che si capiva essere molto modificata.

Non è proprio un’invenzione di primo pelo, ma sembrerebbe che il curioso pilota abbia in qualche modo cercato di copiare una creazione di fine Ottocento: la prima bici dotata di motore a scoppio. Infatti, la bicicletta del protagonista della storia aveva un serbatoio sul tubo superiore del telaio che veniva collegato al propulsore a benzina bloccato sui pedali. Il telaio infine, faceva da supporto all’attrezzatura.

Insomma, sarebbe stato difficile non notare la posizione scomoda del guidatore ed una normale bici un po’ troppo rigonfia di fili e così, il fermo.

Naturalmente secondo gli agenti, il mezzo non poteva rispondere agli standard richiesti dalla sicurezza stradale ed in assenza di omologazione quel motorino non avrebbe mai potuto compiere neanche un metro di viaggio, ufficialmente. Ovviamente la buffa vicenda non ha avuto un lieto fine, come abbiamo già preannunciato. Si è infatti chiusa con il sequestro del mezzo.

Impostazioni privacy