Chi è oggi il proprietario della FIAT? Ecco come stanno le cose

La FIAT è una delle case automobilistiche più storiche al mondo. I suoi traguardi sono stati basati sulla forza economica degli Agnelli. Oggi lo scenario è, totalmente, rivoluzionato.

L’aspetto positivo è che in 125 anni di storia la FIAT è cambiata ma è rimasta fedele al DNA autentico. L’11 luglio del 1899 è stata creata la Fabbrica Italiana Automobili Torino e l’11 luglio 2024 sarà presentata la quarta generazione della Panda. Un progresso lineare e che ha portato la casa degli Agnelli a ricoprire un ruolo essenziale nello sviluppo motoristico italiano.

Chi è oggi il proprietario della FIAT? Ecco come stanno le cose
FIAT – Motomondiale.it

La FIAT ha segnato intere generazioni con vetture che hanno motorizzato un intero popolo. E’ davvero difficile riscontrare in una famiglia italiana l’assenza di un modello del brand piemontese. Tutti hanno avuto il piacere di guidare una iconica 500 o una moderna Panda, una compatta Punto o una berlina. Le FIAT si sono diffuse anche al di fuori del confini nazionali, specialmente in Sud America. La sede della Fabbrica Italiana Automobili Torino era quella del Palazzo Bricherasio del capoluogo piemontese.

La famiglia Agnelli ha cambiato passo con la gestione di Gianni Agnelli. Ereditando da suo nonno già una posizione di primissimo piano, nel corso dei decenni successivi la FIAT è diventata una delle realtà aziendali più solide sul piano economico ed industriale del XX secolo. La casa torinese ha fatto i botti con la Topolino, la Campagnola, la 500, la 600, la 127 e tanti altri modelli che hanno impreziosito listini inattaccabili per la concorrenza.

La nascita del brand si deve alla lungimiranza di più soci. Oltre alla nota famiglia torinese e agli amici Emanuele Cacherano di Bricherasio e Cesare Goria Gatti, già ideatori dell’Automobile Club d’Italia, diedero un apporto il conte Roberto Biscaretti di Ruffia, il marchese Alfonso Ferrero de Gubernatis Ventimiglia, il banchiere e industriale della seta Michele Ceriana Mayneri, l’avvocato Carlo Racca, il facoltoso Lodovico Scarfiotti, l’agente di cambio Luigi Damevino e l’industriale della cera Michele Lanza. Tutti insieme crearono il progetto che portò alla nascita del modello 3½ HP, fabbricata in soli 8 esemplari nel corso del 1899.

L’evoluzione del brand FIAT

Per anni i trionfi commerciali del brand erano connessi alla famiglia Agnelli. Il mercato dell’auto è stato travolto da un impressionante escalation di eventi rivoluzionari che hanno modificato l’industria dell’Automotive. Il prezzo delle vetture è cresciuto in modo esponenziale dopo gli ultimi clamorosi stravolgimenti legati all’ecologia e alle politiche improntate sull’elettrico.

I boss della FIAT
Olivier Francois e John Elkann (Ansa) motomondiale.it

Anche per questo motivo la FIAT, dopo essersi ripresa grazie alla gestione Marchionne con la creazione di FCA, ha scelto di fondersi con PSA. L’unione tra FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e PSA (Peugeot Société Anonyme) ha portato alla creazione del quarto costruttore al mondo conosciuto come Gruppo Stellantis. L’elettrificazione ha richiesto dei cambi di paradigma e un know-how che era carente in Italia. Negli ultimi anni la gamma FIAT si è arricchita di svariati modelli alla spina, quali 500, 600, Topolino e e-Doblò.

La prossima serie della Panda sarà proposta anche in salsa elettrica. Oggi Gruppo Stellantis presenta i seguenti marchi: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Dodge, DS, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot e RAM. A capo del brand torinese c’è Olivier Francois che è stato inserito anche nella classe inaugurale della “CMO Hall of Fame” di Forbes. Svolge, inoltre, il ruolo di Global Chief Marketing Officer per Stellantis, nonché membro del Group Executive Council dell’azienda, da oltre 10 anni. Naturalmente la famiglia Agnelli, con la persona John Elkann, continua a ricoprire un ruolo di primo piano. L’a.d. di Exor è anche il Presidente della Ferrari.

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