Addio all’obbligo di casco in Italia: provvedimento choc, cosa cambia ora

Svolta clamorosa in Italia in merito all’utilizzo obbligatorio del casco: molto presto le cose potrebbero cambiare.

I conducenti di moto sanno bene che una delle regole per poter guidare nella massima legalità il proprio veicolo a due ruote è quella del casco. Lo strumento che protegge testa e collo deve essere sempre indossato da coloro che si mettono alla guida di una moto, come impone chiaramente la legge. Tuttavia pare che nel prossimo futuro questo obbligo non sarà più ‘totale’: in una particolare occasione, infatti, i motociclisti potranno anche evitare di indossare il casco.

Addio all'obbligo di casco in Italia: provvedimento choc, cosa cambia ora
Casco – Motomondiale.it

In questi giorni alla Camera è avvenuta la discussione degli emendamenti al nuovo Codice della Strada, una misura che il governo ha fortemente voluto per ridurre i rischi su strada e aumentare il più possibile la sicurezza dei viaggiatori. Il testo è passato con 163 voti favorevoli e 107 contrari, nonostante alcune critiche su autovelox e la possibilità per i neopatentati di guidare auto di grossa cilindrata.

Ma uno degli aspetti che ha fatto più discutere è proprio l’abrogazione dell’obbligo del casco per i motociclisti. La mozione è stata presentata dall’onorevole bolognese Lepide Crespa, che chiedeva di togliere questo obbligo per la circolazione nelle Zone 30. Una mossa pensata ovviamente per la propria città, dato che il sindaco Matteo Lepore ha voluto imporre il limite di 30 km/h in molte zone del centro di Bologna (sollevando un vespaio di polemiche).

Addio al casco, decisione clamorosa: cosa succede

L’onorevole Crespa ha motivato la sua mozione portando alla luce alcuni studi dove emerge che un pedone investito a 30 km orari ha più del 90% di possibilità di non farsi male. Sempre Crespa ha poi evidenziato che a velocità così basse il casco non è più un beneficio, ma un danno.

Addio all'obbligo di casco in Italia: provvedimento choc, cosa cambia ora
Casco moto

Lo strumento, infatti, rischia di creare problemi al collo e alla schiena senza fornire alcuna protezione, viste le velocità davvero molto basse. La mozione dell’onorevole Crespa è passata alla Camera, ma come accennato ora il testo passerà al vaglio del Senato. In quest’altro ramo del Parlamento le cose potrebbero cambiare.

Lo sa bene anche l’onorevole bolognese, che ha già spiegato al sito Motociclismo.it di temere che alcuni senatori favorevoli a caschi in qualsiasi occasione faranno di tutto per non far passare la sua mozione. Tuttavia Crespa resta fiducioso sul buon esito anche al Senato: dopo tanti anni si potrebbe tornare a guidare una moto senza casco, anche se solo in Zona 30. Uno scenario che però scatena moltissimi dubbi dal punto di vista della sicurezza.

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