Marc ha analizzato il suo passaggio in Ducati e ha ringraziato Dall’Igna, ma in poche battute ha spiegato tutto quello che c’era da sapere sul confronto con Jorge Martin.
Per assurdo il fatto di guidare una Desmosedici dello scorso anno ha rappresentato un vantaggio importante per Marc Marquez. Quest’ultimo avrebbe dovuto dimostrare a parità di moto di poter battere i rider del team factory e il vice campione del mondo 2023, Jorge Martin, ma gli è bastato essere in scia di due vincitori come Bagnaia e Martin per strappare il posto ad Enea Bastianini e, conseguentemente, a Jorge Martin.
Il madrileno aveva creduto da due anni di poter salire in sella ad una Rossa, dopo una stagione e mezza da assoluto protagonista. Martinator era risultato sempre velocissimo in qualifica e nelle Sprint Race, pur lottando sino all’ultima tappa del campionato 2023 con Bagnaia. Non gli è bastato nemmeno un inizio sprint in questa annata che lo vede al primo posto della graduatori e i motivi sono da ricondurre al palmares del suo rivale. L’arrivo in Gresini di Marc Marquez ha scombinato tutti i piani del numero 89. Ecco, invece, la reazione di Bagnaia.
Senza il passaggio del Cabroncito non avrebbe avuto problemi ad affiancare Bagnaia dal 2025. La vita è strana e molto spesso non è giusta. I vertici della Ducati hanno deciso di premiare Marc per svariati motivi. Sul piano commerciale non ha eguali e può garantire sponsor milionari. Inoltre, i numeri parlano per lui. Marc Marquez, nella prima uscita da futuro pilota del team factory, ha analizzato cosa lo ha portato a non accettare la sfida con Martin.
Ducati, la posizione di Marc Marquez
Il centauro di Cervera ha messo pressione a Dall’Igna, rifiutando il passaggio nel team satellite Pramac. Avrebbe potuto avere le medesime armi dei piloti ufficiali della casa emiliana, ma non voleva transitare da un squadra satellite all’altra. Lo spagnolo è andato agli studi di Cadena SER e ha annunciato che Martin compete con il modello aggiornato al 2024, mentre lui sulla GP23. Fin qui non è una novità, ma questo lo avrebbe portato ad affermare un concetto discutibile: “È semplice, se devi vincere in pista, devi avere le stesse armi, io ora non le ho. Ma non è una scusa e sto dimostrando di poter essere competitivo”.
Martin si era meritato la fiducia della Pramac, avendo anche portato il team al successo nella graduatoria 2023. Marc ha aggiunto: “Gli sportivi non hanno solo contratti sportivi, ma ci sono anche altri, con sponsor che mi hanno seguito durante tutta la mia carriera. Una multinazionale chiude a settembre i prossimi due anni e non può attendere. Era inevitabile”.