La Ducati a Jerez, per Rossi saranno già determinanti le prove libere di venerdì

Jeremy Burgess e Valentino Rossi ai box, riusciranno a trovare il bandolo della matassa?

La Ducati atterra in Spagna per il secondo appuntamento del Motomondiale nella pista dove Rossi è il pilota che è salito più volte sul podio del vincitore, ben otto successi per lui a Jerez, sei dei quali in MotoGP.

Lo scorso anno sulla pista andalusa Nicky Hayden si classificò terzo mentre Valentino Rossi, nonostante una caduta ed il tempo inclemente, riuscì a rimontare fino al terzo posto.

Quest’anno forse sarà un po’ diverso lo stato d’animo del pilota italiano della Ducati, anche a causa della pressione che si sente addosso dopo una stagione deludente (2011) e l’esordio non proprio emozionante del campionato in corso.

Il nocciolo della questione è relativo ai progressi che avrà fatto (o non avrà fatto) la Ducati GP12, con gli ormai noti problemi di sottosterzo e di tenuta in situazioni quali l’ingresso in curva.

VALENTINO ROSSI
La pista di Jerez a me è sempre piaciuta molto e dobbiamo sicuramente provare a far meglio che in Qatar. Nei test di marzo, alla fine dei tre giorni, avevamo trovato un set-up discreto per la GP12 quindi per questa pista abbiamo una base da cui partire per preparare la moto per la gara. Sarà molto importante lavorare bene nelle prove di venerdì e sabato, cercando soprattutto di mantenere la giusta direzione e sfruttare quello che abbiamo a disposizione al momento”.

NICKY HAYDEN
Sono contento di correre a Jerez e, in un certo senso, è come essere di nuovo di fronte alla prima gara perché è tutto diverso rispetto al Qatar. Si torna in Europa, con il paddock che si ricrea, la gente che affolla le tribune. E poi la pista è speciale, per niente facile, con brevi rettilinei e diversi punti di frenate forti. Per fare un buon tempo devi essere molto veloce nelle ultime due curve a destra. Non vedo l’ora. A Jerez abbiamo provato in marzo ma poi c’è stata una gara,  abbiamo raccolto altre informazioni e adesso abbiamo un’idea generale sul set-up di base. L’anno scorso il meteo è stato molto variabile, vedremo cosa ci aspetta domenica”.

VITTORIANO GUARESCHI, Team Manager
Torniamo a Jerez un mese dopo i test invernali e di conseguenza dovremmo trovare condizioni molto simili. La prima gara è stata molto difficile per Valentino, in Qatar non abbiamo trovato una messa a punto che gli consentisse di sentirsi a suo agio sulla moto quindi, in Spagna, basandoci anche sul lavoro fatto in marzo, ci concentreremo per fargli ritrovare un buon feeling. Nicky arriva da due giorni di test al Mugello dove voleva recuperare un po’ del tempo perso nei test invernali però ha potuto fare ben poco a causa del maltempo. In ogni caso la prima gara gli aveva permesso di aumentare il suo affiatamento con la moto ed è abbastanza fiducioso di trovare una buona messa a punto anche per questa pista”.

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