Valentino Rossi uomo mercato, se lascia la Ducati è caos nelle scuderie della MotoGP

Valentino Rossi

Domenica è andato in archivio il sesto appuntamento del Motomondiale, siamo ad un terzo della stagione e possiamo già fare dei bilanci, o almeno provarci, visto che si fanno sempre più insistenti le voci sui vari spostamenti di piloti da un team all’altro, e la star del mercato, nonostante la stagione deludente, è proprio Valentino Rossi.

Grazie al ritiro di Stoner infatti si libererà un posto in Honda, quindi non un posto qualsiasi, e se associamo questo fatto alla situazione Ducati, che vede all’orizzone la possibilità di emulare la deludente stagione 2011, non è da escludere che il sodalizio Rossi-Ducati possa interrompersi a fine campionato.

Intanto nuove rivelazioni prendono corpo sul futuro della Honda, che starebbe facendo carte false per far abolire la regola del rookie, che vede obbligato un pilota “matricola” in MotoGP ad andare in una casa satellite. Se questa norma dovesse essere eliminata, ecco che allora la casa della moto con le ali potrebbe lanciare subito (nel 2013) nella classe regina il proprio pupillo Marc Marquez, già un idolo in Spagna, un pilota grintoso, irruento (forse troppo a volte) e vincente, uno che non chiude mai il gas.

E cosa c’entra Rossi con Marquez e la Honda? C’entra c’entra, perchè la Honda ha bisogno comunque di un top rider che ormai non può più essere di certo Dani Pedrosa. Lo spagnolo ha avuto molte possibilità di emergere ma ormai la fiducia nei suoi confronti è rasente lo zero. L’arrivo di Rossi in Honda potrebbe dare al pluridecorato pilota pesarese lo stimolo a tornare quello vincente di qualche stagione fa, ma anche se non dovesse risultare tale, la casa giapponese potrebbe “scaricare” le colpe adducendo proprio al fatto che sia Rossi a non essere più competitivo, e non la moto.

Insomma, mi prendo Rossi e ci provo, se va male la colpa è di Rossi, se va bene il merito è della Honda, perchè permette a Rossi di vincere dopo che in due anni non ha vinto nulla in Ducati.

Altre ipotesi suggestive per il futuro di Rossi riguardano l’altro colosso giapponese, la Yamaha.

Ma la Yamaha non ha appena firmato con Lorenzo? Certo che si, ma con una moto del genere, chissà Rossi dove potrebbe arrivare. Certo potrebbe succedere che la competizione tra Lorenzo e Rossi crei scompensi nel paddock, ma due piloti vincenti con la miglior moto del mondiale, potrebbero portare alla Yamaha una pubblicità enorme, e magari trovarsi a dominare con due piloti le prossime due edizioni della MotoGP.

Ipotesi avveniristiche, ma non del tutto da scartare, e l’affaire Rossi potrebbe portare a liberare un posto importante in Ducati, magari per Andrea Iannone, che in Moto 2 sta facendo vedere veramente dei grandi numeri, e potrebbe permettere alla Ducati di rilanciarsi senza l’assillo di partire sotto i riflettori.

Tra i piloti italiani bisognerà poi vedere come evolverà la stagione di Dovizioso e Pirro, ma anche di Pasini. Il primo, sfortunato nell’ultimo GP, ha la fiducia incondizionata del patron del team Tech 3, che non sembra intenzionato a cederlo a nessuna casa ufficiale, mentre il secondo sta confermando sempre di più il buon livello agonistico sulla fresca CRT che gli ha dato il team Gresini, e chissà che per il prossimo anno non ci sia una moto ufficiale anche per lui.

Un po’ più complicato per Pasini forse, che con la Speed Master sta facendo una stagione discreta ma non ha ancora la continuità che per esempio ha in questo momento Pirro.

Tra i piloti stranieri in odore di MotoGP ci potrebbe essere il pazzo scatenato Scott Redding, un altro pilota che non chiude mai il gas e che mette il cuore nelle gare, un pilota molto simile a Marco Simoncelli, un po’ spregiudicato, arrembante. Chissà che non sia la volta buona. Redding è un pilota esuberante, lo si potrebbe vedere bene in Ducati, magari in coppia con Iannone, due piloti scatenati e giovani in MotoGP potrebbero rilanciare anche la casa di Borgo Panigale, moto permettendo.

Ma cosa ne sarebbe di Nicky Hayden? Beh non dimentichiamo che il pilota americano della Ducati è stato campione del mondo in MotoGP, e quindi un posto per lui ci sarebbe in qualsiasi scuderia, magari proprio alla Honda se dovesse tramontare l’ipotesi Rossi, scalzando Pedrosa.

Per finire ci sta bene un’analisi su altri due piloti in odore di promozione/retrocessione: Cal Crutchlow e Ben Spies. Il britannico della Tech 3 sta facendo un campionato entusiasmante, è come un cavallo pazzo, non chiude mai il gas e soprattutto ha uno spirito granitico e una determinazione impressionante, domenica partendo (infortunato) dall’ultima posizione ha scavallato ben 14 avversari (tra i quali anche Rossi) concludendo con un grandioso 6° posto.

L’americano della Yamaha ufficiale invece, arrivato con le migliori premesse (guarda caso) proprio dal team Tech 3, sta facendo una stagione deludente, nella quale non sembra mai essere in grado di fare quel salto di qualità che ci si aspettava. E’ plausibile che il prossimo anno la Yamaha decida di cambiare e magari di puntare su un pilota più convincente? Forse si, e nel caso, anche qui, tramontasse l’ipotesi Rossi, la spalla di Lorenzo potrebbe essere poprio l’ex pilota della Superbike, oggi compagno di Dovizioso.

Insomma, pare che questa stagione, vada come vada, rimarrà negli annali per il ritiro di Stoner e per il pazzo mercato che ogni settimana ci lancia nuove chicche, anche per non annoiarci troppo nel momento in cui Lorenzo dovesse prendere veramente il largo.

Fabio Gentile

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