Intrigo italiano, Rossi, Biaggi e la Ducati: ora è caos mercato nella MotoGP

Carlos Checa nei test sulla Panigale 1199

Insomma, il gossip e le indiscrezioni di mercato nel mondo del motociclismo sportivo stanno diventando all’ordine del giorno. Tutto parte, forse, da quella dichiarazione garibaldina di Stoner che annunciava, fin troppo prematuramente, il suo ritiro dalle corse (ma sarà proprio così?), ed il filo conduttore portava immediatamente a Valentino Rossi che non vinceva, alla Ducati che non carburava, e, ironia della sorte, ora anche a Max Biaggi.

Ma cosa centra Max Biaggi con Rossi e la Ducati?

Biaggi, 41 anni da poco compiuti, leader attuale della Superbike e già iridato nel 2010, sembra insofferente per il mancato rinnovo contrattuale con l’Aprilia, e tra le varie scuderie che sarebbero pronte a contenderselo (BMW e Kawasaki in pole), ci sarebbe anche la Ducati.

Ducati che in questo momento è in difficoltà su più fronti. Dall’acquisizione da parte di Audi ad oggi, nulla sembra cambiato se non in peggio.

Risultati scadenti in MotoGP ed altalenanti in Superbike. Con Valentino Rossi che inizia a perdere il contatto con il team, o almeno, sembra tale la situazione in alcuni frangenti e nelle interviste del pilota, che pare quasi inziare a non fidarsi più dello staff di Borgo Panigale. Staff che a sua volta, per voce di Vito Guareschi (Team Manager) cerca di stemperare i toni e di porre il problema più sul fatto che la casa bolognese è sostanzialmente una piccola scuderia “artigiana” rispetto ad altri colossi, e che il lavoro è spesso castrato dai ritardi dei fornitori. Giusto per togliere dalle ipotesi una evantuale “incapacità” del team di risolvere i problemi della GP12.

Dall’altra parte, sulla sponda SBK, c’è un’altra Ducati, quella del team Althea Racing che non riesce a tenere il ritmo dell’Aprilia e della BMW (ma neanche della Kawasaki), e vede il suo campione, Carlos Checa, sempre più scoraggiato, tra colpi di sfortuna e prestazioni non al top. Proprio il test di giugno sulla Panigale 1199 sembra aver accentuato il malessere dello spagnolo che avrebbe poco gradito l’idea di dover lavorare alla costruzione di una nuova moto vincente. In un’intervista recente, Checa avrebbe ammesso che se voglino tenerlo in Ducati devono dargli la possibilità di avere una moto competitiva da subito, perchè vuole tornare a vincere, non a collaudare.

Ecco quindi che la spaccatura tra la Ducati ed i suoi piloti si fa più grave, e sembra che il motivo sia lo stesso, cioè la minor competitività della rossa rispetto alle concorrenti.

Ed arriviamo a Biaggi. Il pilota romano, infastidito, forse, dai continui rinvii di Aprilia per il rinnovo, sembra non stare con le mani in mano, soprattutto in un periodo caldo dove le vittorie arrivano in modo convincente e le case si sverniciano per strapparlo alla sua scuderia.

L’idea di lavorare alla costruzione di una moto da zero sembra possa interessare l’attuale leader della SBK. Che sia già stufo di vincere?
No, l’idea potrebbe essere un’altra, e potrebbe essere addirittura la partecipazione di Biaggi alla MotoGP 2013, insomma, si entra dalla porta della SBK e si finisce in MotoGP, a 42 anni (nel 2013), magari per dimostrare di essere ancora un numero uno non solo nelle derivate di serie.

Tirando le somme abbiamo quindi un intreccio che si fa ancora più complicato, se prima il mercato vedeva coinvolte principalmente le scuderie della MotoGP, ora si sconfina addirittura nelle derivate di serie, e tutto si rimescola.

Sarà quindi questo lo scenario 2013? Valentino Rossi in Yamaha, ancora a fianco di Jorge Lorenzo, Carlos Checa in BMW insieme a Marco Melandri e Max Biaggi in MotoGP sulla Ducati, magari con un compagno da “crescere” come Andrea Iannone, che tanto sta facendo bene in Moto2?

Perché no? Ad oggi tutte le ipotesi sono buone, anche perchè fino a contratti firmati, il mercato sarà sempre in fermento, anche Stoner potrebbe cambiare idea, o almeno, sembra che abbia quasi lanciato un messaggio velato dopo la vittoria ad Assen, che ci abbia ripensato anche lui?

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