SBK: Liberty Racing così così, Smrz e Berger interpretano bene gara 1 ma non gara 2

Maxime Berger e Kuba Smrz a Brno, Mondiale Superbike 2012

L’asfalto bagnato si è dimostrato ancora una volta amico per il Team Liberty Racing, già dalla sessione del warm up disputatasi sotto la pioggia, Jakub Smrz ha regolato tutti gli avversari, dimostrando la grinta che da sempre lo contraddistingue.

La pioggia ha cessato di cadere poco prima dell’inizio di gara 1, determinando comunque una partenza umida e le condizioni dell’asfalto hanno indotto il Team Liberty Racing a montare sulle Ducati di Berger e Smrž una gomma intermedia all’anteriore ed una slick al posteriore.

I frutti li ha raccolti il giovane francese di casa Effenbert che dopo un’ottima partenza dalla 19° posizione ha rimontato velocemente ben 15 posizioni fino ad infilare, per la leadership, il poleman Sykes.

Quello di Berger non è stato un exploit momentaneo, Maxime, infatti, ha condotto gara 1 per ben 4 giri, lottando così con determinazione con i “mostri sacri” della SBK anche nei giri successivi.

Smrž, anche lui autore di una buona partenza, ha lottato a ridosso dei primissimi, in stretta competizione con Jonathan Rea e Marco Melandri. La seconda parte di gara, con l’asfalto che mano a mano andava asciugandosi ha fatto registrare il tanto temuto calo di prestazioni legato ad una mescola non più adatta alle condizioni del fondo. Berger e Smrž hanno condotto gli ultimi giri praticamente in tandem, chiudendo rispettivamente nono e decimo.

Gara 2 dalla faccia diversa, con il sole che ha fatto la sua comparsa e con  gli alfieri del Team Liberty Racing che sono state vittime di una partenza non brillante che li ha relegati a centro gruppo dove per diversi giri hanno dovuto fare i conti con avversari ostici e tenaci.

Sotto la bandiera a scacchi Kuba Smrž e Maxime Berger sono transitati rispettivamente tredicesimo e quindicesimo, protagonisti il primo di un duello con Johnny Rea mentre il secondo ha avuto la meglio, dopo un bel testa a testa, dell’italiano Lorenzo Zanetti.

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