Max Biaggi e Aprilia, il 2012 è un trionfo totale

Max Biaggi (Aprilia Racing) festeggia a Magny Cours il titolo mondiale Superbike 2012

Sicuramente Max Biaggi starà ancora festeggiando e ne ha tutto il diritto, il neo Campione del Mondo della Superbike rinnova così il sodalizio con il titolo iridato dopo quello ottenuto nel 2010 sempre in SBK.

Un titolo sicuramente più sofferto, al cardiopalma, che ha rischiato di diventare un incubo in quest’ultimo scorcio di stagione, un titolo che premia il pilota (e la squadra) che sono stati più costanti durante tutto il campionato.

Domenica dopo la caduta in Gara 1 si è visto un Max Biaggi affrontare Gara 2 con timore e preoccupazione, ma il redivivo campione del Mondo è riuscito a cacciare “l’ansia da prestazione” e nonostante una gara non brillantissima ha cercato e trovato quel 5° posto che gli ha consentito di mettere quel mezzo punto in più in classifica che voleva dire vittoria.

Un campionato tirato, risolto agli ultimi giri dell’ultima gara, questo ci ha offerto la stagione Superbike che il prossimo anno imparentandosi ancora di più con la MotoGP si spera possa aumentare il suo fascino e la sua competitività, e non diminuirlo a favore di quest’ultima.

Un titolo che rende trionfale la stagione dell’Aprilia che si porta a casa anche il titolo costruttori dopo una serrata lotta contro BMW e Ducati.

Il corsaro, non pago di quanto vinto (correrà ancora, questo è sicuro), quest’anno si è trovato a dover fronteggiare avversari decisamente di livello superiore alla media, partendo dal britannico Tom Sykes, che ha ridato alla Kawasaki la piazza d’onore per arrivare a Marco Melandri che ha portato finalmente delle vittorie alla BMW.

A questo tris ci aggiungiamo il campione del mondo in carica (fino a ieri) Carlos Checa che quest’anno ha pagato quei kg in più che la Ducati si porta appresso, ma anche il francese Sylvain Guintoli, sempre su Ducati, che domenica ha strappato proprio a Sykes una vittoria che ha fatto esplodere Magny Cours come fosse stato il San Siro delle migliori occasioni.

Insomma, una vittoria che vale ancora di più per il sodalizio italiano pilota-scuderia visti i pezzi da 90 in pista, e senza dimenticare un tale Eugene Laverty, compagno di scuderia di Biaggi, che conclude la stagione al 6° posto, davanti al “pazzoide” Jonathan Rea, con una sola (ma fondamentale) vittoria in bacheca (Portimao) e tanti punti portati alla causa dell’Aprilia.

Max Biaggi: “Questo è il quarto mondiale su sei che vinco all’ultima gara, si vede che mi piacciono le sfide difficili! La stagione 2012 è stata a dir poco tirata: siamo partiti bene vincendo a Phillip Island dopo aver rinnovato completamente il mio team ma abbiamo avuto anche dei momenti difficili. Il titolo ce lo siamo sicuramente sudato, e forse per questo è ancora più bello. Voglio ringraziare il Team, Aprilia ed il Gruppo Piaggio, dal presidente Colaninno all’ultimo dei lavoratori, perché il mio successo è la punta del lavoro di una grande azienda italiana. Ringrazio anche la mia famiglia, la mia fidanzata Eleonora ed i miei due bambini, oltre al sempre presente e prezioso Marino Laghi”.

Gigi dall’Igna, Direttore Tecnico e Sportivo di Aprilia Racing: “Vincere è sempre qualcosa di straordinario ma vincere un mondiale in questo modo, all’ultima curva, dell’ultima gara regala emozioni incredibili. Onore a Max che ha dato battaglia su ogni circuito guadagnando sempre punti importanti e regalandoci vittorie bellissime che oggi ci portano a questo doppio trionfo. La vittoria di Aprilia nel Mondiale Costruttori, grazie anche a Laverty, è il premio a un grande Gruppo e a un Reparto Corse che sono un vanto per la tecnologia italiana. Un applauso anche ai nostri avversari, mai così tanti e così forti che hanno reso incerto fino all’ultimo e indimenticabile questo mondiale”.

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