Default Ducati: Preziosi paga per tutti?

Filippo Preziosi con Valentino Rossi ai box

Il divorzio era nell’aria, ma resta comunque un siluramento di lusso quello del 44enne Filippo Preziosi in casa Ducati, avvenuto nei giorni scorsi per volontà dell’Audi: cambiano le carte in tavola in Ducati Corse per la prossima stagione sportiva. Come appreso, al posto dell’ingegnere perugino, il ruolo di direttore generale sarà assunto dal 53enne Bernhard Gobmeier e la decisione, assieme alla nomina di Paolo Ciabatti a capo del progetto MotoGP, la dice lunga sulla volontà della proprietà tedesca di dare la propria impronta al futuro prossimo della casa di Borgo Panigale, specie dopo gli ultimi due anni costellati di troppe delusioni.

Il comunicato ufficiale
Le nomine saranno operative solo da gennaio 2013 ma in questa piccola rivoluzione interna, Preziosi, invece, è stato riposizionato all’interno dell’organigramma: per lui la nomina come direttore Ricerca & Sviluppo di Ducati Motor Holding, una scelta che è stata giustificata con la volontà -si legge nel comunicato ufficiale – di “assegnare un ruolo prestigioso e strategico all’ingegnere e che gli permetterà di mettere a frutto la grande esperienza maturata, in questi diciotto anni di Ducati, ora anche nello sviluppo delle moto di serie“.

Ridimensionamento
Al di là delle formule preconfezionate, è chiaro che dietro la ricollocazione di Preziosi c’è la delusione della nuova proprietà e la volontà di dare un taglio netto col passato. Tradotto: tanti ringraziamenti all’ex direttore generale, una lunghissima ‘militanza’ all’interno di Ducati, e l’assegnazione di un diverso ruolo operativo che, sostanzialmente, gli nega qualsiasi responsabilità tecnica come accaduto in passato; è tempo di affidare la responsabilità a un uomo di fiducia dell’Audile cui capacità tecniche creeranno le premesse per una nuova fase di sviluppo -e qui la stilettata alla precedente gestione- in vista dei traguardi a cui Ducati da sempre ambisce“. Dopo l’addio di Valentino Rossi, nell’ambiente si vociferava che, se cambiamento doveva essere, sarebbe stato radicale, ridefinendo innanzitutto il roster piloti, sia per la MotoGp che per la Sbk.

Le reazioni
E Preziosi come ha preso la decisione di essere sollevato dalle responsabilità tecniche dopo tanti anni, nonostante solo alcuni giorni fa i rumors parlavano non solo di un ridimensionamento ma addirittura di licenziamento? Ufficialmente l’ex dg non si scompone e, anzi, fa buon viso a cattivo gioco, spiegando di essere “ottimista in vista della nuova stagione. La Ducati sta cambiando molto, ma oramai fa parte di un grande gruppo che dispone di grandissime risorse economiche ma anche di un altissimo livello di tecnologia”. L’ingegnere non ha comunque risparmiato una punta di amarezza aggiungendo anche che “sono anni che aspettiamo nuovi strumenti e finalmente stiamo per averli”, esprimendo forse il rammarico di non poter vivere nel vecchio ruolo quella che si preannuncia come una nuova fase.

Il futuro
A Gobmeier, che viene dalla recente esperienza di responsabile del progetto Superbike in BMW, ora il gravoso compito di riportare la ‘rossa’ di Borgo Panigale ai risultati che tutti si attendevano in questo ultimo, grigio biennio: Gobmeier coordinerà così Paolo Ciabatti, come detto volto nuovo nel comparto MotoGP, ed Ernesto Marinelli, il quale invece è stato confermato dalla proprietà a capo del progetto Superbike che segue già da due stagioni.

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