A Phillip Island la Superbike non delude le attese e Gara 1 fornisce importanti spunti oltre che la conferma dell’Aprilia, che mette tre moto sul podio con la vittoria di Sylvain Guintoli, seguito da Eugene Laverty che soffia al fotofinish la seconda piazza ad uno straordinario Michel Fabrizio.
Fuori Davide Giugliano al 3° giro per problemi al motore e Marco Melandri e Carlos Checa al 13° giro per incidente.
LA GARA
Comincia bene, anzi benissimo Eugene Laverty che brucia tutti in partenza, andandosi a prendere la testa del gruppo già alla prima curva, dietro di lui ci sono Haslam, Checa, Melandri e Guintoli, più staccati gli altri, con Michel Fabrizio che non sfrutta bene la partenza dalla prima fila e finisce addirittura in 9° posizione.
Dopo soli tre giri Davide Giugliano è costretto al ritiro, mentre Laverty mette metri tra se ed i suoi inseguitori. E’ Carlos Checa il primo a dare un po’ di pepe alla gara, con il sorpasso su Haslam, ed al 6° giro lo spagnolo riesce anche a prendere Laverty, ma la gloria dura giusto un giro e l’irlandese ritorna in testa in quello successivo.
Per il pilota Ducati inizia una parabola discendente che lo vede subire il sorpasso prima da Guintoli al 10° giro, dopo che il francese aveva più volte tentato vanamente l’assalto, e tre giri più tardi è Marco Melandri a sorpassare la Panigale dello spagnolo.
Poco dopo il sorpasso di Melandri però, nel tentativo di riprendersi la terza posizione, Checa va lungo all’arrivo in curva e tocca con la ruota il posteriore di Melandri. I due piloti volano fuori pista, ma la peggio ce l’ha lo spagnolo che resta a terra immobile, mentre l’italiano della BMW dopo il colpo dovuto alla caduta, si rialza e va a soccorrere il collega.
Fortunatamente a fine gara il responso medico dirà che per Carlos Checa si è trattato di un forte trauma cranico dovuto all’impatto del capo sull’asfalto nella caduta ma il pilota è fuori pericolo. Lo spagnolo è stato poi trasportato al centro medico per una verifica più approfondita a causa di una piccola amnesia in merito all’incidente, motivo per cui non scenderà in pista in Gara 2.
Anche per Marco Melandri fortunatamente non ci sono conseguenze, solo una botta alla spalla e quindi l’italiano potrebbe rientrare in pista per Gara 2.
Passata la paura per l’incidente i piloti ricominciano ad aprire il gas in cerca del podio (e della vittoria), ed al 16° giro Sylvain Guintoli compie la prodezza che gli vale la vittoria, superando in curva Eugene Laverty ed andando a prendersi la testa del gruppo.
Ma c’è ancora spazio per lo spettacolo nei 6 giri finali, durante i quali Michel Fabrizio compie una vera e propria rimonta che lo porta al 20° giro a superare Laverty ma per l’italiano del team Red Devils il sogno del secondo posto dura poco più di un giro. Nelle ultime curve infatti, l’irlandese trova la via del sorpasso e al fotofinish riesce a precedere il pilota romano per soli 7 millesimi.
Il gruppetto centrale regala le ultime emozioni con la rimonta di Davies che va a superare Sykes nei giri finali, dopo che entrambi avevano superato un Leon Haslam in evidente difficoltà con le gomme. C’è gloria anche per Loris Baz che all’ultimo giro passa Haslam e si va a posizionare alle spalle del compagno di scuderia.
Chiudono in coda dalla 10° alla 17° posizione Neukirchner, Cluzel, Clementi, Lundh, Allerton, Stauffer, Sandi e Iannuzzo.
Phillip Island – FIM Superbike World Championship – Race 1
1. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 33’47.109
2. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 33’48.461
3. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 33’48.468
4. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 33’52.811
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