Jir Racing, a Le Mans Pasini è in cerca di riscatto

Simone Corsi (Jir Racing Moto 2 stagione 2010) in azione

Tutto è pronto per entrare nel vivo della calda estate del Campionato del Mondo Moto2. Il Team JiR è pronto a scaldare i motori per il week end francese, con l’entusiasmo e la carica che da sempre contraddistingue la compagine JiR.

Simone Corsi è fiducioso di poter migliorare l’ottima prestazione di Jerez. Il 5° posto spagnolo ha reso evidente come il pilota romano stia affinando il feeling con la sua MotoBI e ha confermato la qualità del lavoro sin qui svolto. Molto importante sarà affrontare anche le prove con la stessa determinazione ed efficacia, così da migliorare la posizione in griglia.

Mattia Pasini è invece in cerca di riscatto. Le difficoltà incontrate in Spagna hanno messo alla prova la tempra del riminese, che è ansioso di poter riprendere in mano la manopola del gas e dimostrare il suo valore. Le due settimane di stop sono servite per ragionare sul da farsi e l’auspicio è di riaffacciarsi nelle prime posizioni dalla gara francese.
Il campionato è molto lungo, è importante fare punti ad ogni gara.

Gianluca Montiron – CEO JiR
“C’è stato abbastanza tempo tra una gara e l’altra e questo ha fatto bene alla nuova categoria Moto2. Noi abbiamo lavorato sfruttando i dati raccolti in Qatar e Spagna, continueremo a farlo a piccoli passi per non stravolgere le caratteristiche della nostra moto. Tecnicamente si può sempre migliorare ma siamo all’altezza della migliore concorrenza. Ora spetta ai piloti adattarsi, tirare fuori la grinta e fare la differenza. Simone (Corsi, ndr) è in un buon momento, si sta adattando alla moto e i progressi registrati lo dimostrano. Mattia (Pasini, ndr) ha avuto qualche difficoltà in più in Spagna ma non dubito che possa tornare subito ad essere protagonista. La squadra dovrà lavorare per mettere entrambi i piloti nelle condizioni di essere protagonisti sin dalle prove, se non si parte davanti è dura prendere il gruppo dei primi.”

Le Mans è un circuito storico del Motociclismo, un nome che evoca immediatamente la gloriosa 24 Ore ma che sta appassionando sempre più anche il circus del Motomondiale. Una pista non tra le più impegnativa dal punto di vista tecnico ma che richiede un ottimo setting per sfruttare al meglio le continue decelerazioni e accelerazioni.

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