Superbike: grinta Melandri, vince in volata su Guintoli

la volata finale Melandri Guintoli

Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) vince gara 1 in Superbike dopo un testa a testa incredibile con il leader del mondiale, Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), battuto in volata sul traguardo.

Lo spettacolo non manca in Superbike, a Portimao si contendono la vittoria ben quattro piloti, Tom Sykes, Eugene Laverty, Marco Melandri e Sylvain Guintoli.

La gara parte con la grinta dell’irlandese Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) che prende e supera Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) andando a dominare una gara che sembrava a portata di vittoria per l’Aprilia, almeno fino a metà.

Un guasto al motore infatti costringe Laverty ad abbandonare la gara che rimane in mano a Sykes e Melandri, mentre Guintoli sornione, non osa più di tanto, aspettando il momento giusto per la zampata vincente.

Lo spettacolo è tutto in mano ai due piloti di testa che non se le mandano a dire, anzi, eppure è Melandri a fare il primo errore che lo manda largo in curva lasciando spazio al francese dell’Aprilia e finendo al terzo posto.

La gara sembra compromessa ma l’usura delle gomme fa la sua parte e, come spesso è accaduto lo scorso anno, chi ne fa le spese maggiori è il pilota della Kawasaki, che comincia a perdere il ritmo vittoria lasciando il passo a Guintoli che sembra invece destinato a consolidare la leadership del campionato.

Sylvain però non aveva fatto i conti con l’oste “Marco Melandri”, che sembra caricato a molla e comincia ad avvicinarsi al francese e, curva dopo curva, cerca e trova, lo spiraglio adatto al sorpasso. Da qui in avanti, per gli ultimi due giri va in onda un botta e risposta tra i due, con Melandri che riesce a prendere la curva giusta nell’ultimo giro ed a sorpassare per l’ultima volta Guintoli.

Il finale è straordinario con Melandri e Guintoli che si lanciano a gas spalancato sul traguardo, e qui la spunta, con merito, la BMW del pilota italiano che rispetto al francese ha osato di più e pagato gli errori (con il lungo in curva) riuscendo a non perdersi d’animo ma rientrando nella corsa alla vittoria finale.

Note negative di questa gara 1? Vedere il campione Carlos Checa guidare una Ducati che non lo mette in condizioni di poter lottare per nulla, e far fatica a rimanere persino nella top 10. Il pilota spagnolo infatti, senza i ritiri di Giugliano, Rea, Haslam e Laverty molto difficilmente avrebbe potuto conquistare il 9° posto.

Deprimente anche vedere Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) costretto ad abbandonare la gara dolorante per il grave infortunio non ancora smaltito, facciamo al pilota britannico un grande in bocca al lupo.

Ora la classifica del mondiale Superbike vede sempre in testa Sylvain Guintoli che allunga di 4 su Tom Sykes e va a +8 ma Marco Melandri con questa vittoria guadagna 5 punti sul francese e supera Eugene Laverty, portandosi al terzo posto con 152 punti.

Fabio Gentile
@KindFabio

Portimao – FIM Superbike World Championship – Race 1

1. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38’12.447
2. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38’12.454
3. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38’16.671
4. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 38’21.926
5. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38’24.504
6. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38’29.057
7. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 38’33.797
8. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 38’34.784
9. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 38’36.109
10. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 39’39.442
11. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 39’39.566
12. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 39’41.543
13. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 38’36.153
RT. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 33’35.596
RT. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 19’02.014
RT. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 16’03.234
RT. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 13’51.476
RT. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 10’48.699
RT. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 8’43.052

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