Carlos Checa si ritira, un pezzo di storia del motociclismo va via

Ritiro-Carlos Checa

Vent’anni costellati da vittorie, duelli, infortuni ma soprattutto tante soddisfazioni, tra cui la più grande nel 2011 con la conquista del titolo iridato della Superbike, così si può riassumere in poche parole la strabiliante carriera di Carlos Checa.

Il pilota spagnolo, all’età di 41 anni, decide di appendere casco e guanti al chiodo. L’idea era già nell’aria ma solo dopo una lunga riflessione, avvenuta nel periodo di stop forzato causa infortunio, Checa ha preso la decisione definitiva. La comunicazione ufficiale è arrivata quest’oggi a Jerez durante una conferenza stampa organizzata da Ducati, a tale evento hanno preso parte giornalisti, amici e colleghi di Carlos.

Il mondo delle corse si emoziona nel sentire tale annuncio, perché il numero 7 della Ducati ha regalato davvero tanto ai tifosi e non solo, come lo stesso Francis Batta ha dichiarato: “La decisione di Carlos significa l’uscita di scena di uno dei più grandi protagonisti di questo campionato negli ultimi anni, e lascerà un vuoto che sarà difficilmente riempito. Quest’anno ho avuto l’opportunità di conoscerlo meglio e posso confermare che è una persona di grande umanità, un vero professionista che dà sempre il 100%.”

Pensando proprio alla professionalità di Carlos Checa, la Ducati ha pensato bene di non lasciarlo andare via del tutto ma di mantenere una porta aperta, tanto da nominarlo ambasciatore e testimonial della scuderia italiana, diventando così stretto collaboratore di Borgo Panigale. Le emozioni espresse durante questa magica giornata non terminano qui per Carlos, che quest’anno festeggia anche vent’anni di competizioni agonistiche.

Per tale ragione Nolan, marchio che lo ha fornito per molti anni, ha realizzato un casco edizione speciale, replica di quello preparato per la gara di Laguna Seca. Il pilota ha voluto fare personalmente i ringraziamenti:  “Vorrei ringraziare Nolangroup per questo casco veramente speciale, il primo di X-lite in fibra di carbonio e che coincide con il ventesimo anniversario della mia partecipazione al campionato del mondo. Mantenendo la mia grafica del mappamondo, che riflette la mia carriera sportiva, abbiamo evidenziato tutti i circuiti sui quali ho gareggiato e altri dettagli che lo legano, a mio parere, al mondo delle gare.”

Oltretutto il “Circuito de Velocidad de Jerez” dedicherà una parte della ‘Hall of  Fame’ del museo, che aprirà i battenti al pubblico il prossimo anno, al campione del mondo della categoria Superbike nell’anno 2011. I ragazzi del suo team, invece, hanno voluto regalargli il cupolino della Borgo Panigale con tanto di dediche e firme.

“Sono molto orgoglioso della mia lunga carriera sportiva, che mi ha lasciato molti ricordi speciali con tutte le squadre di cui ho fatto parte.”, ha detto Carlos Checa. “Mi ha dato l’opportunità di competere ai più alti livelli con le moto migliori, lottando con grandi avversari. Il mio obiettivo è sempre stato quello di scoprire il mio limite e di guardarmi dentro, con l’intento di imparare e di crescere per diventare un pilota ed una persona sempre migliore, qualcosa che non sarebbe stato possibile senza aver percorso un cammino fatto di rischi, che tuttavia mi ha permesso di vivere grandi sfide, grandi emozioni e di conoscere grandi antagonisti; un lungo cammino che è culminato con il mio anno migliore, il 2011.”

“C’è un momento che prima o poi arriva nella vita di ogni sportivo, il giorno nel quale dici basta. Oggi per me quel giorno è arrivato e non è stato facile, è stata una decisione sofferta, meditata a lungo. Sono grato a chi mi ha seguito sin dall’inizio della mia carriera, dandomi la possibilità di inseguire il mio sogno e di vivere una vita che non cambierei con nessun’altra al mondo. Da ora in avanti avrò modo di scoprire nuove cose di me stesso, inizia per me una nuova fase in Ducati, altrettanto stimolante, anche se richiederà tempo e una nuova mentalità per potermi adattare ma sono fiducioso sul mio futuro e sulle soddisfazioni che sicuramente continuerà a darmi. Ancora un grazie a tutti per essere qui e per avermi aiutato a vivere una giornata per me molto particolare, sicuramente emozionante ma anche indimenticabile”.

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