Che cilindrata vanta una MotoGP? I numeri vi faranno salire un brivido

Le MotoGP sono il sogno dei centauri professionisti di tutto il mondo. Il motivo si nasconde anche sotto il serbatoio.

Le MotoGP celano una potenza a dir poco impressionante che solo mani esperte possono domare. Arrivare a correre nella massima categoria del Motorsport rappresenta un sogno per tutti coloro che sono cresciuti con l’obiettivo di diventare dei pro driver. Solo in 22 hanno il piacere di viaggiare alla massima velocità in sella a questi bolidi, frutto della cura ingegneristica di tecnici top.

Che cilindrata vanta una MotoGP?
La potenza di una MotoGP (Ansa) motomondiale.it

Il punto di riferimento, da oramai 4 anni, corrisponde al nome di Ducati. Quest’ultima è riuscita ad innovare, osando abbattere degli schemi costruttivi che sembravano essere inscalfibili. Per questo motivo la casa di Borgo Panigale, anche grazie al supporto di un progettista con Luigi Dall’Igna, ha messo nell’ombra top brand come Yamaha e Honda. Non solo i risultati sono arrivati in top class, ma anche in Superbike e Supersport, nel 2023, sono stati registrati successi di spessore.

Il dominio del marchio italiano, facente parte del gruppo VW, in MotoGP è merito anche della costanza di Pecco Bagnaia. Quest’ultimo è stato capace di trovare una regolarità impressionante in sella alle ultime 3 Desmosedici. Dopo aver lottato per il Mondiale nel 2021 contro Fabio Quartararo, erede in Yamaha di Valentino Rossi, il prodotto italiano dell’Academy del Dottore ha festeggiato il titolo nel 2022 per poi ripetersi nella scorsa annata, in una sfida accesa all’alfiere della Pramac, Jorge Martin.

Il fenomeno spagnolo ha provato a mettere in crisi il torinese, ma alla fine è sempre stata una Ducati davanti. Gli altri brand europei, KTM e Aprilia, non sono riusciti ad inserirsi nella battaglia, se non in sporadiche situazioni. A lasciare i fan italiani a bocca aperta è la straordinaria adattabilità della moto italiana rispetto al passato. Un tempo le Desmosedici erano fulmini sul dritto, ma nel confronto diretto con Yamaha e Honda, peccavano nei tratti guidati delle piste. Anno dopo anno, grazie anche a piloti come Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso, la Rossa è diventata la moto da battere.

La cilindrata delle MotoGP

Per accentuare con orgoglio l’eccellenza dell’azienda emiliana prenderemo, come riferimento, il bolide portato al successo da Pecco Bagnaia. La cilindrata delle attuali MotoGP è di 1.000cc, superando i 250 CV. Le caratteristiche della Ducati Desmosedici sono il leggendario motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa e 4 valvole per cilindro. Si tratta di un bolide capaci di superare i 360 km/h. Ecco dove potrete osservare, gratis, le battaglie tra i centauri della MotoGP.

La cilindrata delle MotoGP
I segreti della Ducati (Ansa) motomondiale.it

Il problema? Le MotoGP stanno iniziando a faticare tantissima sul piano dei sorpassi. Si creano spesso dei trenini e, sulla distanza di un GP, si creano gap mai visti prima. Per comandare il gruppo le Desmosedici presentano una trasmissione Ducati Seamless Transmission, con trasmissione finale a catena. Le caratteristiche top sono le seguenti: l’alimentazione è a Iniezione elettronica indiretta, con 4 corpi farfallati con iniettori sopra e sotto farfalla. Cerchioni: Marchesini in lega di magnesio. Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 340mm con pinze a quattro pistoncini.

Farfalle controllate da doppio sistema Ride By Wire; carburante: Shell Racing V-Power; lubrificante: Shell Advance Ultra 4; scarico: Akrapovi?; trasmissione finale: Catena D.I.D; Telaio: Doppio trave in lega di alluminio. Sospensioni: Forcella rovesciata Öhlins con foderi in carbonio ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico e freno idraulico in compressione ed estensione. Il peso è inferiore a 160 kg.

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