I piloti della classe regina sono sottoposti ad uno stress psico-fisico che è paragonabile solo ai top gun o ai piloti di F1. Ecco cosa fanno durante le gare per idratarsi.
Quando si corre al limite su di un prototipo della MotoGP vanno considerati tanti fattori. Sul piano fisico occorre essere allenatissimi per gestire le sollecitazioni di un mezzo che, quando non perfetto, può diventare un toro sbizzarrito. Le accelerazioni sono brutali e le staccate sono così forti che richiedono uno sforzo impressionante.
L’affaticamento è notevole, specialmente, dopo un lungo viaggio. Il calendario della classe regina si è arricchito dalla scorsa annata anche delle Sprint Race. Si tratta di sfide della durata dimezzata rispetto ai Gran Premi e avvengono il giorno prima. I rider, in un weekend, perdono peso e diventa indispensabile una giusta alimentazione e idratazione, oltre ad un allenamento costante. Tutto l’anno i centauri si preparano per affrontare al meglio le trasferte mondiali.
Per essere sempre concentrati in sella alle loro moto i rider hanno bisogno di sodio, magnesio, calcio e potassio. Non solo in sella alla moto lo sforzo è sfiancante, ma c’è tutto un lavoro che i piloti fanno insieme agli ingegneri per analizzare i dati e scegliere l’assetto migliore. C’è anche la componente legata all’ansia da prestazione. Per molti la MotoGP è un punto d’arrivo stabile, ma da metà griglia in giù i rider devono combattere per rimanere aggrappati al sogno. Il Motorsport è un mondo dove i secondi sono i primi sconfitti.
L’idratazione dei centauri della MotoGP
Per arrivare ai vertici e restarci i campioni devono avere una mentalità fortissima. Va condotta una vita sana e occorre reintegrare ogni sforzo con il giusto apporto di liquidi. Il dottor Massimo Corbascio a Inabottle.com, ha spiegato cosa devono fare i motociclisti professionisti prima di una corsa: “Ogni rider ha le proprie abitudini e adotta una preparazione atletica personalizzata. Molti hanno il proprio fisioterapista e sono affiancati da personal trainer esperti di medicina sportiva”. La classe regina moderna rappresenta il non plus ultra e tutto deve curato nei minimi dettagli. I drammi sono sempre dietro l’angolo.
Il dottor Massimo Corbascio è stato il responsabile della Clinica Mobile Superbike e dal 2000 al 2005 e specialista sanitario per la tappa di Imola di Formula 1. “La mattina e durante la gara consigliamo ai piloti una lenta idratazione (200-400 ml) ogni 30-40 minuti di tipo iso-ipotonico, ovvero acqua con meno sali. Dopo la gara per reintegrare i sali persi col sudore, consigliamo invece un idratazione ipertonica, con una maggiore presenza di sali nell’acqua”, ha spiegato il dottore.
In ciascuna tappa un pilota finisce per perdere dal 2 al 3% di peso corporeo dei liquidi. “In particolare in Superbike, i piloti durante le 2 manche perdono dagli 800 ml ai 2 litri d’acqua, e nel giorno del Gran Premio, bevono dai 2 ai 4 litri d’acqua”, ha analizzato lo specialista. Le frequenze cardiache in MotoGP sono anche superiori.
Durante una gara di 45 minuti circa la frequenza cardiaca si aggira sui 200 battiti al minuto. Le sostanze più importanti durante l’attività fisica sono sodio, magnesio, calcio e potassio. I centauri all’interno della loro “gobbina” un serbatoio di mezzo litro d’acqua, collegato con una cannuccia al casco, grazie al quale quando si trovano in rettilineo riescono a bere.